Nella Vecchia Gerusalemme, si odono risuonare contro mura millenarie i suoni arabi provenienti dal souk e le preghiere dei fedeli, soprattutto Ebrei e Musulmani. Da qui la sensazione unica di essere altrove e di provare anche un po' di soggezione davanti a qualcosa di profondamente estraneo; ed è un bene che sia così...
Ho trascorso tre interi giorni nella città vecchia, passeggiando lungo le strade strette dei suoi quartieri (ebraico, musulmano, cristiano e armeno) e passando da un tempio a un altro e da una Chiesa a una Sinagoga. Ma, in realtà, è l'intera Gerusalemme ad assomigliare alla città vecchia. Dalla Porta di Damasco, si può raggiungere in cinque minuti il centro cittadino con i suoi negozi di abiti e i suoi caffè (e il mercato Mahane Yehuda), per una pausa relax; si trova poco lontano da Mea Shearim, il quartiere ultra-ortodosso, dove la vita è scandita ritualmente secondo le indicazioni dell'Ebraismo. Dalla colonia tedesca fino a Yemin Moshe con il suo famoso mulino, passando per la colonia russa, Even Israel e il quartiere etiope, Gerusalemme è formata dall'aggregazione di quartieri così diversi l'uno dall'altro. Per scoprire la città nella sua complessità, ti consiglio di avventurarti in ognuna di queste piccole città!
Non si può sfuggire ai classici: bisogna vedere la Via Dolorosa e l'emozione dei visitatori del Santo Sepolcro, l'agitazione di fronte al Muro del Pianto che contrasta con la calma regnante nella Spianata delle Moschee, dove sono stato colpito dalla Cupola della Roccia.
Nella città vecchia, sono stato sommerso da suoni, colori e odori, tra i quali quello del Knafeh, un dolce da condividere perché un po' pesante, quindi ho fatto un passo indietro e ho scalato il Monte degli Ulivi, dal quale si gode di una vista mozzafiato. Un altro belvedere da non perdere: il tetto dell'Austrian Hospice.
La città nuova di Gerusalemme è il luogo perfetto per andare a bere qualcosa la sera; lì ho incontrato giovani di diverse provenienze in bar di ogni genere. Durante il giorno, mi sono divertito a passeggiare nel quartiere di Mahane Yehuda, all'interno del suo mercato coperto dove ho potuto fare una scorta di spezie e di deliziosa halva.
Gerusalemme è una città unica e deve assolutamente rientrare nell'itinerario di un soggiorno in Israele. Se il muro del Pianto, la Cupola della Roccia e il Santo Sepolcro devono ovviamente far parte del programma, la città nasconde anche una moltitudine di luoghi segreti dove storia e leggenda tendono a mescolarsi. Per scoprirli, bisogna girare per le strade della città vecchia e non aver paura di spingere qualche porta socchiusa (con il permesso dei custodi del luogo naturalmente) oppure percorrere i sentieri che serpeggiano fino al monte degli ulivi.
Detto ciò, Gerusalemme non si riduce solo alla sua città vecchia e, di sera, per un po' d'animazione, è meglio dirigersi verso le strade pedonali del centro città moderno, gironzolare intorno all'antica stazione ferroviaria rinnovata (la Takhana), percorrere via Emek Rafaim e avventurarsi anche nel mercato Mahane Yehuda, dove alcuni bar organizzano concerti per la strada.
Gerusalemme è davvero una città piena di contrasti!