
Nel corso del tuo viaggio in Islanda, esci dalla statale 1 e parti alla scoperta della penisola di Snaefellsnes e delle sue meraviglie!
Da Borgarnes, continuando sulla strada, fai una prima sosta a Ytri-Tunga, nei pressi dell'oceano, dove forse avrai la fortuna di scorgere delle foche sulla spiaggia o sulle rocce circostanti. Per non disturbarle, non avvicinarti troppo, ma guardarle giocare o prendere il sole è un vero spettacolo!
Poi prosegui e fermati a Budir, dove c'è ancora la chiesa in legno nero in mezzo ai campi lavici di Budahraun, anche se il paese non esiste più.
La prossima tappa sulla costa è Arnarstapi. Si tratta di un piccolo paese e porto peschereccio che domina grotte marine e colonne basaltiche, e dove si possono notare colonie di uccelli che nidificano nelle falesie. L'arco naturale di Gatklettur è particolarmente spettacolare. Una statua di Bardur Snaefellsas, mezzo uomo e mezzo orco, protegge la penisola e le ha dato il nome.
A un'ora di cammino si trova Hellnar, per secoli il più importante paese di pescatori dei dintorni. Le immense rocce hanno forme spettacolari, che evocano troll fossilizzati sorpresi dalla luce del giorno. Ci sono anche diverse grotte che si affacciano sul mare.
Poi, ai piedi dello Snaefellsjokull, fai una sosta a Djupalonssandur, una spiaggia di sabbia vicina al ghiacciaio. Si possono notare 5 pietre che vanno dai 23 ai 154 kg che, secondo la tradizione, permettevano di valutare la forza lavoro dei pescatori.
A nord della penisola si trovano diversi paesi di pescatori interessanti e caratteristici. A Olafsvik, la chiesa ha una forma particolare, che dovrebbe ricordare quella dei pesci. Poi, a Grundarfjordur, la montagna di Kirkjufell, vicino a un lago e a una cascata, somiglia a una chiesa. La strada che conduce poi verso Stykkisholmur attraversa un campo lavico immenso, e dà l'impressione di essere soli al mondo. Anche qui la chiesa non ha un'architettura tradizionale, ma piuttosto futuristica.
Se hai più di un giorno a disposizione nella penisola di Snaefellsnes, puoi fare un'escursione di qualche ora... Eccone alcune (ovviamente, questa lista è lungi dall'essere esaustiva, informati presso gli uffici del turismo della regione).
Un'escursione di 3 ore in mezzo ai campi lavici di Budahraun ti permetterà di scoprire specie di fiori e di felci autoctone islandesi. Pare che il luogo sia infestato da elfi.
Tra Arnarstarpi e Hellnar, in un'escursione di circa 2 ore e mezzo tra andata e ritorno, fiancheggerai la costa e vedrai le rocce e le falesie scolpite dalla natura e le onde talvolta impressionanti.
Lo Snaefellsjokull, il ghiacciaio dell'inizio del viaggio al centro della terra, domina la regione. Se sei un escursionista esperto puoi provare a scalare il ghiacciaio. Munisciti di una cartina perché non ci sono sempre indicazioni sul sentiero. Inoltre, sono disponibili diversi percorsi di difficoltà differenti. Qualunque tu scelga, la vista dalla cima sulle colate laviche e le pianure sarà semplicemente magnifica.
L'escursione sul Kirkjufell è difficile, ti consiglio di servirti di una guida, e ti condurrà in luoghi in cui sono stati scoperti uccelli e pesci fossilizzati.
La penisola di Snaefellsnes è davvero facile da raggiungere da Reykjavik, è possibile arrivare in autobus se non si ha un'auto noleggio, e permette di ammirare paesaggi splendidi, caratteristici del paese, come i campi lavici o le falesie che spuntano dal mare. Inoltre, tra la fine di ottobre e l'inizio di marzo, la scarsa presenza umana favorisce l'osservazione di aurore boreali, per via del minore inquinamento luminoso. E se vieni in Islanda in un altro periodo, prenditi un po' di tempo per ammirare l'alba o il tramonto sul mare, trascorrendo la notte sulla penisola.