
Passaporto, visto, vaccinazioni obbligatorie, patente internazionale... Come fare per non annegare nelle scartoffie. Quando si organizza un viaggio in Tanzania si ha la testa altrove, dietro i sogni dei grandi spazi, più che dietro la realtà di un visto o di un vaccino da fare. Ciononostante, se si vuole toccare il suolo tanzaniano, bisogna piegarsi ad alcuni obblighi.
Italiani, svizzeri, per tutti è lo stesso: è necessario un visto, qualunque sia la durata del soggiorno. Se si fa domanda dal proprio paese, è necessario che il passaporto sia valido ancora per sei mesi. Bisogna allegare una foto al formulario di richiesta, una prenotazione di hotel o di agenzia, una copia del bilgietto aereo andata-ritorno. O ci si reca direttamente all'ambasciata e si ottiene il visto in 3 giorni, oppure si fa richiesta via posta e lo si ottiene in 7 giorni Il visto è valido 3 mesi. Costa all'incirca 50 €.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, bisogna assolutamente vaccinarsi contro la febbre gialla, è obbligatorio. Da fare al più tardi 10 giorni prima della partenza. Altre vaccinazioni sono fortemente consigliate ma non obbligatorie, così come il trattamento per il paludismo.
Arrivando all'aeroporto di Dar Es Salaam, è possibile ottenere un visto. È anche meno caro che in Italia, perché costa 50$. Un poliziotto raduna i turisti, ognuno gli dà il proprio passaporto e gli elementi necessari, raccoglie i 50$ e passa tutto ai suoi colleghi. Bisogna solo attendere un quarto d'ora. Torna indietro con i passaporti e li riconsegna augurando "Karibu!" (Benvenuto in swahili) Tutto fatto, si può iniziare il viaggio in Tanzania.
Anche il libretto delle vaccinazioni viene controllato. Il vaccino contro la febbre gialla è necessario per accedere al suolo tanzaniano.
Un'ultima parola sul noleggio dei veicoli. La patente nazionale a volte non è sufficiente. Alcuni noleggiatori chiedono la patente internazionale che si ottiene gratuitamente dalla prefettura della vostra zona.