Abbiamo visto Tashkent poi Khiva poi Bukhara Poi Samarcanda con Shakhrisabz e Urgut. La grande maggioranza dei monumenti è stata restaurata o addirittura ricostruita in tempi relativamente recenti.
Il viaggio è stato organizzato con poco preavviso da parte nostra. Ciò ha portato a due criticità:
1)Volo interno da Tashkent a Urgench, evitabile se invece di arrivare in Uzbekistan a Tashkent fossimo arrivati a Urgench.
2) Questo paese è pienamente godibile solo se si dispone di guide super preparate non solo sulla descrizione dei monumenti ma anche sulla storia e l'attualità e gli usi e costumi del Paese. Tutte le nostre 5 guide erano cortesi ma di loro solo 3 parevano davvero preparate. Di queste, una parlava Inglese. Ho sopravvalutato la mia conoscenza dell'Inglese e ho capito poco. Abbiamo poi saputo che a causa del poco tempo di preparazione del viaggio una guida parlante Italiano per quella tappa era già impegnata.
La guida parlante Inglese ci ha comunque fatto partecipare, pagando, alla preparazione del 'Plov' con successiva consumazione. Bella esperienza.
Hotel buoni, drivers buoni, anche se uno, durante una tappa di trasferimento lunga, ha usato molto spesso il cellulare mentre guidava, apparentemente anche per motivi personali.
Su nostra richiesta è stato fatto dal nostro referente Olamgir-col quale comunicavamo in Italiano per iscritto e che è sempre stato molto disponibile-un cambiamento di programma in corso d'opera. Infine il Responsabile per Tashkent ci ha gentilmente offerto la cena la sera della partenza.
Paese aperto al turismo da non molto. Strade talvolta buone ma spesso poco confortevoli. Stragrande maggioranza delle info in Uzbeco e in Russo, in giro poca gente parlante altre lingue. Perciò è essenziale che le guide siano preparatissime.