Arrivare a Dharamsala in un viaggio in India, è un po' come ritrovarsi in Tibet prima dell'invasione cinese. D'altronde molti tibetani oggi preferiscono andare a Dharamsala o nel Ladhak, piuttosto che in Tibet, che non riconoscono più.
Conservo un ricordo molto tranquillo, dolce e piacevole di questa città abbarbicata sulle alture dei contrafforti himalayani, ad oltre m 1800 di altezza. In primavera i paesaggi si ricoprono di migliaia di fiori, e in inverno è tutto innevato!
Molti turisti vengono qui per fare dei ritiri in monastero, o solo per riposarsi qualche settimana in una delle tante guesthouse della città. Troverai deliziosi ristoranti tibetani un po' ovunque.
Dharamsala - perlomeno la sua parte turistica - è il regno dei corsi legati al benessere di ogni tipo . Cucina, yoga, massaggi, meditazione e molto altro, lunghi un giorno o diverse settimane: ce n'è per tutti i gusti.
Tenuto conto della sua storia, la cultura tibetana ha un posto d'onore nel quartiere di Mac Leod Ganj e, buona notizia se sei appassionato, potrai anche incontrare il Dalai Lama durante una delle sue conferenze mensili. Un'attività, d'altronde, da consigliare a chiunque includa questo luogo nel proprio viaggio in India: è un personaggio veramente incredibile (non sempre è comprensibile, a volte sembra che sia seguace di maestro yoda al punto da imitarne il linguaggio).
Ma paradossalmente, il posto è talmente turistico e indirizzato al turismo, che si potrebbe rimproverare a Dharmasala e dintorni una mancanza di autenticità. Per quel che mi riguarda, poco importa: ho veramente apprezzato il luogo, la sua tranquillità e la bellezza dei suoi paesaggi. Una camminata verso le cascate di Bhagsu o un'escursione fino a Triund per ricaricarti di energie, un'iniziazione più profonda al buddismo ed ecco un programma completo! Anche il museo di medicina tibetana e l'istituto Norbulingka, con i suoi giardini fiabeschi, meritano di essere visitati. E per il resto... a te la scoperta!