Appena si lascia Vik in direzione est, si affronta subito una lunga traversata nel deserto, il Mýrdalssandur è in effetti un deserto in pietra lavica, risultato dei capricci del vulcano Katla. Più ci si dirige in macchina verso est, più la zona diventa disabitata, infatti è regolarmente oggetto di inondazioni.
La prima volta che ho attraversato il Mýrdalssandur non mi sono reso conto che tutte le pietre laviche da cui ero circondato fossero rigettate da un vulcano.
Il luogo è incredibilmente vuoto e naturalmente non c'è traccia di presenza umana. Chi, infatti vorrebbe vivere in un posto dove i vulcani sputano pietre e dove le acque distruggono tutto al loro passaggio?
Se vuoi sgranchirti le gambe e non ti accontenti di una fermata per scattare qualche foto lungo la strada, prova ad andare a Hjörleifshöfði, all'uscita da Vik, è la sola collinetta che offra un panorama sulla costa. Continuando quasi dritto in direzione dell'oceano arriverai a Kötlutangi, il punto più a sud dell'isola.
Mýrdalssandur è una pianura desertica che si estende a est di Vik fino ai dintorni di Kirkjubæjarklaustur. Dalle praterie verdeggianti che hai attraversato prima, passi a campi di lava con rocce frantumate e scorie vulcaniche a perdita d'occhio. Se le condizioni meteorologiche lo consentono, puoi spingerti verso l'interno, sulla pista di Laki, ma unicamente con un 4x4. I posti sono magnifici, lunari, in mezzo al deserto, fatti di cenere e crateri con, di tanto in tanto, qualche lago. Tuttavia la strada è in cattivo stato e spesso dovrai guadare corsi d'acqua.
Continuando sulla strada 1 verso Kirkjubæjarklaustur, circa mezz'ora prima del villaggio, passerai da Laufskálavarða, una collinetta di lava. In questo posto si trovava una delle principali fattorie del paese prima che fosse spazzata via da un'eruzione del Katla nel 1918.
La tradizione vuole che i viaggiatori che passano di lì per la prima volta facciano un cairn (piccola catasta di sassi) come buon auspicio per il loro viaggio. Vedendo il paesaggio nel suo insieme mi vengono in mente le case degli elfi.