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Dal Sud al Nord

MongoliaDal Sud al Nord

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Un periplo per 18 giorni tra steppe e montagne mongole ideale per chi vuole immergersi nella vita dei locali percorrendo il paese dal sud al nord. Sarete soli con la vostra guida esperta, italofona o anglofona. Il vostro itinerario sarà pieno di pause per godere del luogo e per riposarsi nelle piccole locande locali e approfittare delle specialità e dei sapori differenti da una regione all'altra. In programma, gite equestri e pedestri in compagnia degli amici nomadi che vi faranno scoprire il loro habitat e una traversata del paese dal Sud al Nord con qualche momento di allentamento. Passerete per la zona desertica del Gobi e Khangay, i pascoli verdeggianti dell'Arkhangay e infine, il lago di Khuvsgul, la perla blu della Mongolia, circondato da un massiccio che culmina a 2 700 metri, dove foreste e taiga s’incontrano. Poi di nuovo a Khatgal prima di volare verso la capitale. 
Idea di viaggio proposta da
Nandin l'esperto/a locale Mongolia
Durata
18 giorni
Prezzo a partire davoli internazionali esclusi
4.100 €
Idea di viaggio da personalizzare
Arrivo e visita di Ulaanbaatar

Giorno 1: Arrivo e visita di Ulaanbaatar

Benvenuti in Mongolia! Ulaanbaatar è costruita sulle rive del fiume Tuul, precedentemente chiamato Urga, in onore del figlio di un nobile mongolo. Il nome Ulaanbaatar è stato dato alla capitale durante la proclamazione della Repubblica popolare della Mongolia e significa "eroe rosso". Le strade della capitale sono molto meno ricche di eventi in inverno che in estate, ma troverete questa città vivace anche la sera, piena di attività e vita. La città è divisa in quartieri che presentano grandi differenze, si possono anche osservare delle yurte in pieno centro. La crescita di Ulaanbaatar è sorprendente e, in quanto capitale, ci sono tutti i confort della vita moderna. - Pernottamento in hotel.

Partenza per il Sud e Ingresso nel Gobi

Giorno 2: Partenza per il Sud e Ingresso nel Gobi

Attraverseremo la provincia di Töv per raggiunger Dundgovi. Qui siamo alle porte del Gobi, come ci suggerisce il nome stesso della regione. Arrivo a Baga gazariin Chuluu. In questa zona ci sono diverse attrazioni: templi, dipinti, rocce e sorgenti minerali.  - Notte in un campo di yurte o tra nomadi. ​- Trasferimento 180 km.

Tsagaan Suvarga

Giorno 3: Tsagaan Suvarga

Partenza verso la roccia bianca Tsagaan Suvarga /si considera come una STUPA BIANCA/. A 85 km a sud del villaggio di Ölziit. Vi si trovano falesie di un’altezza di circa 60m, costituite da marne, vestigia degli antichi fondi marini che si estendono su 400 metri di lunghezza. Sono costituite da diversi minerali che una volta esposti all’ossigeno conferiscono a queste formazioni dei colori vivaci: alcune rocce sono rosa, altre rosse, altre ancora arancioni. All’inizio dell’estate, quando l’erba è verde e la zona ricoperta di fiori, questo luogo ricorda l’arcobaleno che gli appassionati di fotografia non mancheranno di immortalare. A sud-ovest di Tsagaan Suvarga, si trova un’altra zona di falesie chiamata Ulaan Suvarga, la «stupa rossa». Viste da lontano, queste falesie somigliano alle vestigia di antichi villaggi. Percorso totale:300 km di asfalto. Pernottamento in gher presso il campo di gher standarto.

Canyon di Yol. Visita del luogo. 

Giorno 4: Canyon di Yol. Visita del luogo. 

Celebre per il suo cordone di ghiaccio che persiste anche in estate, questo canyon è stretto e profondo. Questo massiccio si estende per più di 6 km: all’inizio è abbastanza ampio per poi ristringersi fino al punto di rendere complicato il passaggio di 2 persone che s’incrociano nella parte più stretta. Nel mezzo, il canyon raggiunge 300 metri di  profondità. Numerosi piccoli canali e ruscelli scorrono sui bordi, provocando cosi la spessa coltre di formazione di ghiaccio in inverno. La parte più stretta del canyon non vede mai il sole, motivo per il quale questo ghiaccio non scompare che in tarda estate, donando a questa catena montuosa un fascino particolare.  - Pernottamento presso una famiglia nomade.

Dunes di Khongor. Visita e Passeggiata a cammello

Giorno 5: Dunes di Khongor. Visita e Passeggiata a cammello

Le dune di Khongor, “Khongoriin Els”, costituiscono il rilievo sabbioso più importante del Parco Nazionale del Gobi Gurvan Saïkhan. Con una superficie di più di 900 km², è la più vasta zona sabbiosa della Mongolia. Le dune si elevano bruscamente dalle pianure e costituiscono uno dei paesaggi più spettacolari del Paese. Il vento soffia in permanenza da nord verso ovest sulle dune che possono quindi raggiungere un’altitudine di 200 metri nella parte più elevata. Le popolazioni locali chiamano queste dune imponenti le « dune che cantano », per il rumore che fa il vento mentre spinge le dune. Esse si estendono su più di 180 km in lunghezza e su 3/15 km in larghezza. Al di là delle dune, la steppa si estende a perdita d’occhio. Le dune di Khongor hanno un fascino particolare per l’impressionante combinazione di colori; le dune di sabbia si tingono infatti di un giallo pallido. Le dune sono bordate da una banda di vegetazione verde e lussureggiante, delimitata da un fiuliciattolo: il Khongoriin Gol. Alimentato da sorgenti sotterranee, questo fiumiciattolo scorre lungo le dune per qualche chilometro, formando così un’oasi nel bel mezzo di un paesaggio arido. Questa regione è anche ricca di fossili e di resti di dinosauri, ma anche di minerali. Pernottamento in gher standarto presso il campo gher. Percorso totale: 210km pista

Bayanzag. Visita del luogo.

Giorno 6: Bayanzag. Visita del luogo.

Luogo di celebri falesie raggianti, o falesie d’ocra, un piccolo scorcio d’Arizona in questa zona desertica. A fine giornata, gli ultimi raggi di sole illuminano la falesia arancione…uno spettacolo imperdibile! Questo luogo è anche un celebre “cimitero” di dinosauri. E’ qui che sono state scoperte le prime uova di dinosauro. Il nome Bayzang significa ricco in “saxaoul”. Le saxaoul è un piccolo arbusto endemico del Gobi che cresce lentamente, con delle foglie che sembrano piuttosto delle spine di pino e delle radici molto profonde. Potrete piacevolmente avventurarvi  in questa foresta di “saxaoul”.  - Pernottamento presso una famiglia nomade.
Tappe:
Bayanzag

Monastero Ongi

Giorno 7: Monastero Ongi

Il monastero di Ongi è situato ai piedi della montagna Saikhan Ovoo, nei pressi del villaggio Saikhan Ovoo nella regione Dundgobi. Questo monastero era tra i più grandi e maggiormente rispettati della Mongolia, prima di essere distrutto nel 1939 dalle autorità comuniste. Fondato nel 1660, si compone di due siti, uno a nord e l’altro a sud del fiume Ongi. Khutagt, a sud, è il più antico. Vi si trovavano diversi edifici amministrativi e undici templi. Barlim, a nord, venne eretto durante il XVIII secolo. Costituito da 17 templi, di cui uno era il più grande della Mongolia. Il monastero accoglieva altresì quattro univeristà buddiste. Al suo apogeo, il monastero poteva accogliere sino a 1000 monaci.

Valle Orkhon e Visita della cascata. 

Giorno 8: Valle Orkhon e Visita della cascata. 

Visita alla mitica cascata, un emblema d’Ovorkhangay alle porte di Arkhangay.  - Pernottamento in un campo yurte, a qualche chilometro dalla cascata.
Tappe:
Arvayheer

Il Monastero Tuvkhun

Giorno 9: Il Monastero Tuvkhun

Il monastero di Tovkhon, in mongolo Tuvkhun Khiid (monastero della meditazione), venne edificato nel 1654 da Zanabazar, uno dei maggiori rappresentanti del buddismo in Mongolia, che fu anche artista e grande scultore. E’ situato a 2 300 metri d’altitudine su una collina rocciosa circondata da foreste. Nel 1648, venne eretto il monastero di Shankh, non lontano da là, sul fiume Shariin. Zanabazar nota allora un picco roccioso a forma di poltrona a ovest del fiume Orkhon: è la montagna chiamata Shireet Ulaan Uul. Nel 1651, di ritorno dal suo primo viaggio in Tibet, Zanabazar fa costruire su questo sperone roccioso un primo edificio di pietra, per potervi soggiornare e meditare. Nel 1653, Zanabazar visita Erdenezuu, fondata da suo bisnonno e decide, assieme ai suoi discepoli, di costruire un tempio per la meditazione a Shireet Ulaan Uul per il proprio uso personale. Ai tempi di Zanabazar, questo tempio dove egli soggiornava molto spesso, era chiamato Bayasgalant Aglag Oron (luogo isolato felice). Pernottamento in un campo yurte.​

Visita di Karakorum e del suo museo.

Giorno 10: Visita di Karakorum e del suo museo.

Sempre in pieno Nord, in direzione del monastero Tövkhön Khiid, da raggiungere con una passeggiata a piedi. Proseguimento del percorso per raggiungere Karakorum, antica capitale della Mongolia. Karakorum è nota per lo splendore della città imperiale da circa 140 anni, ma è stata la capitale dell'impero solamente per 32 anni. Nel 1235, Ögedeï, figlio di Gengis Khan, costruì una linea di difesa di più di 2 km intorno alla città, che in questo periodo divenne un grande centro economico e politico. Tuttavia, fedeli alle loro abitudini nomadi, i membri della corte reale non vivono nel palazzo che ora serve come luogo di ricevimenti, bensì nei dintorni della capitale all’interno delle loro yurte. Di questa ricca città imperiale restano solo poche tracce, i mattoni sono stati utilizzati per costruire il tempio di Erdenezuu, nel luogo esatto della città antica. A pochi chilometri si trova Karakorum. I resti di questa grande città sono visibili dappertutto lungo le colline. Attualmente, Karakorum è il centro amministrativo della regione, cosi come un importante centro agricolo con un canale di irrigazione che viene da Orkhon. - Pernottamento in un campo yurte.​
Tappe:
Karakorum

Vulcano Khorgo Uul. Visita e Trekking.

Giorno 11: Vulcano Khorgo Uul. Visita e Trekking.

Una bella tappa in direzione Nord-Ovest per raggiungere il vulcano Khorgo Uul e Terkhiin Tsagaan nuur lago, nel cuore del più piccolo parco nazionale che porta lo stesso nome, vicino a Khuvsgulaimag. Avrete il tempo di fare un po’ di trekking in questo luogo selvaggio. Il Khorgiin Togoo culmina a 2200 nel cuore di una zona vulcanica a 160 km di Tsetserleg ed è il  più elevato dei vulcani del luogo. Dalla sua cima, si ha una vista panoramica su tutta la regione, in particolare sul lago di Terkhiin Tsagaan. Questo lago si è formato da una colata di lava che ha  sbarrato il corso del fiume Suman: lungo 20 km, è un sito privilegiato per numerose colonie di  uccelli. - Pernottamento in un campo di ger. - Trasferimento 100 km. 
Tappe:
Cecerleg,Tariat Sum

Il villaggio Shine Ider

Giorno 12: Il villaggio Shine Ider

Sempr e in direzione nord per raggiungere il villaggio Shine Ider, dove potrete rilassarvi in unalloggio locale. Pernottamento nell’alloggio locale. Percorso totale: 210 km pista. Shine Ider, piccolo villaggio tipico è tappa obbligata in quanto situato a metà strada tra Terkhiin e Moron. Trascorrerete la serata in un campo di yurte locali, nei pressi del laghetto di Zuun Nuur. Il villaggio di Shine Ider è stato fondato nel 1923 con il nome di Chandama-Olziit Dalian Khoshuu Sum e fa parte della provincia di Tsetserleg Mandal Uulnaimag. Nel 1931, il villaggio diviene Chandmana, nella nuova provincia dell’Arkhangay. Nel 1942, a seguito di riorganizzazioni amministrative, il villaggio cambia di provincia per diventare parte di Khuvsgul. Il nome attuale gli sarà attribuito solo nel 1956. Shine Ider Sum si trova a 2 093 metri d’altitudine.

Visita di Khatgal

Giorno 13: Visita di Khatgal

Dopo una sosta a Khatgal, andremo in riva al lago per raggiungere il campo, a 20 km di distanza dal villaggio. Il lago è densamente boscoso, come gran parte della regione, dove non è raro imbattersi in cervi e renne. Khatgal è un piccolo villaggio sul bordo del lago Khuvsgul. Vecchia colonia  russa, una volta prospera per il commercio tra la Mongolia e la Russia. Persistono ai bordi del villaggio i vestigi di questo passato. Il Lago Khuvsgul è chiamato "la perla blu della Mongolia" per la sua grande bellezza e il colore della sua acqua pura. La zona è una Riserva Naturale Nazionale, dove si possono osservare una fauna e una flora molto ricca e spesso endemica. Una grande varietà d’uccelli vive là o vi migra solo in primavera. - Pernottamento al campo.
Tappe:
Khatgal

Giornata al Lago Khuvsgul

Giorno 14: Giornata al Lago Khuvsgul

Giornata relax al campo, uno dei più antichi del lago, ma confortevole e ben posizionato.  Avrete probabilmente la fortuna, in questo inizio stagione, di essere tra i pochi ospiti del campo. Possibilità di fare una passeggiata a cavallo o a piedi sulla riva del lago e lungo le  piccole valli discendenti della montagna. Il lago è circondato dal massiccio montagnoso di Saian Saridag Khodiral, dove si trovano una  dozzina di vulcani spenti. Grazie alla presenza del lago, Khuvsgul è uno dei pochi luoghi in cui la  gente mangia pesce. Il Lago Khuvsgul è uno dei più grandi in Asia e contiene una delle più  importanti riserve d’acqua pura del continente. Con 135 km di lunghezza, 35 di larghezza e una  profondità media di 100 metri che può arrivare anche fino a 260. Le acque del lago Khuvsgul si  dividono nel fiume Egiin Gol, poi nella Selenge, per finire nel lago Baikal di Russia. - Pernottamento al campo.

Uran Togoo

Giorno 15: Uran Togoo

Mattina presto si parte verso il vulcano di Uran togoo. Questo vulcano è situato nei pressi della strada che collega la città di Bulgan a Moron. Il parco di Uran Togoo si trova a 70 chilometri a nord-ovest della città di Bulgan, dopo aver attraversato il villaggio di Kutag-Undur. La riserva occupa un territorio di 8 km² ad un’altitudine di 1 686 metri al di sopra del livello del mare. Il sito è stato messo sotto protezione a partire dal 1965 e gode ora dello statuto di riserva naturale di Uran-Togoo & Tulga Uul. Un sentiero in pessime condizioni permette di raggiungere la cima del vulcano principale. Il parco di Uran-Togoo & Tulga Uul è costituito da vari vulcani spenti: l’Uran Togoo, il Tulga Togoo e il Jalavch Uul. Il parco è il luogo ideale per fare una sosta tra Khusvgul e Ulaanbaatar. Percorso totale: 400km Tempo di percorrenza: 7,8 ore di asfalta e di pista. Pernottamento presso il campo di gher standarto.

Visita del Monastero Amarbayasgalant

Giorno 16: Visita del Monastero Amarbayasgalant

Partenza presto verso il monastero Amarbayasgalant. Amarbayasgalant è un monastero magnifico caratterizzato da un’attività continua. Il suo nome significa letteralmente «Tranquilla felicità». Amarbayasgalant è uno dei tre maggiori centri monastici buddisti della Mongolia. Eretto intorno al 1730, si trova nei pressi del fiume Selenge, ai piedi del massiccio montuoso Büren Khaan. Alla stessa epoca sono stati eretti nel paese una quarantina di monasteri. Il monastero fu costruito durante il regno dell’imperatore manciù Kang Xi – capo spirituale del buddismo in Mongolia, chiamato Enkh-Amgalan Khan dai Mongoli, per divenirne l’ultima dimora a Zanabazar. Amarbaysgalant è uno dei monasteri più importanti della Mongolia. La costruzione architettonica del monastero è di grande bellezza, lo stile principale è cinese, con una nota ben evidente d’archiettura tibetana. La divinità principale protettrice del monastero è Dorjuugd; ciò sarebbe all’origine di uno screzio con il Dalaï Lama, secondo il quale il culto di questa divinità sarebbe negativo e contrario al rispetto di un Gelupa puro, con conseguenze nefaste anche per le altre tradizioni. Percorso totale: 260 km. Tempo di percorrenza: 6,7 ore di asfalta e di pista. Pernottamento presso il campo di gher standarto.

Ritorna a Ulaanbaatar

Giorno 17: Ritorna a Ulaanbaatar

Mattina presto si parte verso la capitale Ulaanbaatar. Percorsa totale: 400 km (40 km di pista, 360 km di asfalto) Sistemazione in albergo. spettacolo in serata.

Fine del programma

Giorno 18: Fine del programma

Partenza per l'aeroporto in prima mattinata. Volo internazionale per l'Italia
Informazioni pratiche
Prezzo a partire da4.100 € a persona
Voli internazionaliNon incluso
Il prezzo includeGuida
Il prezzo includeTrasferimento aeroporto
Il prezzo includeVoli interni
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