Durante il nostro tour in Canada siamo passati dalla città di Chicoutimi, prima di proseguire fino al lago Saint Jean.
Mi è piaciuta particolarmente l'atmosfera di Chicoutimi, dove abbiamo assistito a uno dei festival cosmopoliti organizzati nel periodo estivo: il Festival International des Rythmes du Monde. La città era molto colorata e animata da danzatori di diversi paesi: Africa, Cuba, Europa dell'est… Ce n'era per tutti i gusti e gli spettacoli di danza erano veramente emozionanti.
D'estate, il parco della Rivière-du-Moulin offre la possibilità di svolgere molte attività come canoa, kayak, pedalò e passeggiate. Abbiamo camminato lungo il sentiero dei Mulini e fatto un picnic vicino alla cascata delle Sabbie.
Abbiamo anche ammirato un bel panorama dall'alto della croce di Sant'Anna, a Chicoutimi Nord.
La città di Saguenay fino a non molto tempo fa si chiamava ancora Chicoutimi. Le numerose fusioni municipali sono il motivo della confusione. Conta circa 68.000 abitanti, ma ospita comunque l'Université du Québec a Chicoutimi.
La città è attraversata da un fiume. Lo stesso fiume che è stato protagonista di uno straripamento senza precedenti durante il diluvio di Saguenay, nel 1996. La piccola casa bianca, così denominata, è diventata famosa a Chicoutimi, perché durante i 4 giorni della tragedia, è rimasta in piedi. Questa casa centenaria ha saputo resistere alla forza delle acque, che, tuttavia, al loro passaggio distruggevano tutto. Infatti, molte case sono state portate via dal torrente, mentre altre hanno subito gravi danni. La piccola casa bianca è resistita miracolosamente alla catastrofe. Oggi trasformata in museo, accoglie visitatori da tutto il mondo e il quartiere che c'era intorno non è mai stato ricostruito, vi è stato creato invece un parco per l'accoglienza dei visitatori.
Mi concedo 3 o 4 giorni per fare il giro del fiordo e scoprire la regione di Saguenay. Arrivo lì da Baie-Saint-Paul in autostop, la strada è meravigliosamente costeggiata da laghi e foreste.
Decido di stabilirmi nel villaggio di Anse-Saint-Jean, sulla riva meridionale: il villaggio sembra molto grazioso, si trova in una posizione strategica per visitare la regione e, soprattutto, ospita una locanda molto accogliente, un po' fuori mano, in piena natura: affascinante!
Faccio quindi qualche escursione nel Parco Nazionale del Fjord-du-Saguenay (sempre con l'ansia di trovarmi faccia a faccia con un orso!) e arrivo ovviamente fino all'Anse-de-Tabatière, dalla quale si può ammirare uno splendido panorama sul fiordo: il tempo è piovoso ma immagino debba essere tutto più suggestivo quando c'è il sole!
Ho proseguito quindi nel mio tour del fiordo, attraversando inevitabilmente la Baie des Ha! (davvero!), il villaggio molto grazioso di Sainte-Rose-du-Nord, Sacré-Cœur (per la baia Sainte-Marguerite nella quale spero - senza successo - di avvistare i beluga), fino ad arrivare a Tadoussac. Un bellissimo percorso