In Italia si parla molto della crisi economica di Cuba e questo scoraggia ingiustamente la visita di questa splendida isola caraibica. Vogliamo condividere la nostra esperienza per dare, per quanto a noi possibile, la corretta misura della situazione, che non ci pare affatto problematica per i turisti.
Abbiamo viaggiato per Cuba 15 giorni, nell'aprile 2024, in un gruppo di 10 persone. Il nostro è stato un viaggio un po' diverso dal solito come itinerario: abbiamo visitato quasi tutte le città più importanti, (dall'ovest di Viñales all'est di Santiago, passando per Cienfuegos, Trinidad, Sancti Spiritus, Santa Clara, Camagüey, Bayamo, Santiago, Guardalavaca, oltre ovviamente l'Avana) trascurando posti molto famosi, ma troppo turistici secondo il nostro punto di vista, come la spiaggia di Varadero.
Abbiamo viaggiato (circa 1500 km) in un ottimo e nuovo pulmino, con un traffico spesso esiguo, con un autista disponibile e bravo nella guida, che ha saputo sempre reperire lo scarso carburante, attento sempre ad evitare le innumerevoli buche in strade sicuramente ben lontane da uno standard europeo, portandoci puntualmente a destinazione. Siamo stati fermati spesso dalla polizia locale, ma, vista la nostra presenza di turisti, tutto si è sempre risolto con un rapido controllo dei documenti del pullman.
L'agente locale, visto il numero di viaggiatori e l'itinerario, ha voluto, di propria iniziativa, affiancarci nel viaggio Regla, un'accompagnatrice locale parlante italiano che è stata molto utile per interagire con i locali e si è prodigata per risolvere tutti i nostri problemi e desideri. È stata una bella nota di simpatia, cordialità, disponibilità, gentilezza che ha dato un tocco in più al nostro viaggio.
Una guida turistica ci ha accompagnato alla visita de L'Avana e di Trinidad. Attenti ai borseggiatori perché una del nostro gruppo è stata derubata in pieno giorno, dallo zaino, del proprio telefonino; complicatissima burocrazia presso la polizia locale per presentare la denuncia.
Gli euro ed i dollari sono universalmente accettati, spesso preferiti, a volte indispensabili (negozi statali) o pretesi; secondo noi potrebbe bastare cambiare in moneta locale 100€ a persona a settimana. Le mance sempre ben accette.
Abbiamo avuto la sensazione di vivere la realtà cubana dormendo sempre nelle casas particulares, sostanzialmente dei B&B, venendo a stretto contatto con la gente comune di Cuba. Se viaggerete sino a sei persone, prenotando in tempo come noi (5 mesi prima), non sarà difficile trovare posto in una unica casa; noi, essendo in dieci, spesso siamo stati divisi, anche se in case vicine e cenando tutti insieme, ma le case e le stanze non avevano tutte la stessa qualità, (a volte molto buona, a volte appena sufficiente) e gli stessi spazi. Al di là di un arredamento di un gusto molto diverso dal nostro, non sempre il livello di pulizia e dei servizi era adeguato: comunque era sempre presente acqua calda e fredda, asciugamani, aria condizionata, frigobar, cassetta di sicurezza, Wi-fi (spesso con collegamenti molto lenti e non costantemente attivo). Le colazioni e le cene nelle casas particulares avevano mediamente una qualità accettabile e si percepiva chiaramente lo sforzo dei gestori per offrirci il meglio possibile. È una cucina semplice e ossessivamente ripetitiva con l'immancabile riso e fagioli, le onnipresenti banane fritte. pollo, carne, insalata sempre a base di pomodori, verza e cetrioli. Migliore la qualità dei ristoranti esterni dove è facile trovare buon pesce, aragoste, gamberi, carne, pollo, maiale. I costi sono più che accettabili: il nostro massimo costo è stato di 25€ a persona per una cena a base di aragosta e vino cileno, ma con 10 - 15€ si fa una buona cena al ristorante. Difficile trovare paninerie o locali per uno spuntino: in questo caso bastano 3-4€. Una notazione particolare per Guardalavaca, zona super turistica ricca di impenetrabili resort all-inclusive, dove i prezzi sono molto più elevati e l'offerta di locali pubblici ridotta.
Quello che sorprende sono le difficilissime condizioni di vita dei locali. Gli stipendi statali, ci dicono, sono tremendamente bassi: un medico specialista guadagna circa 18€ al mese, un pensionato 5€. Lo Stato interviene offrendo generi alimentari di prima necessità, ma in quantità del tutto insufficiente. La povertà purtroppo è evidente e dilagante. Ma i cubani non sembrano scoraggiarsi e cercano di arrangiarsi in tutti i modi. Probabilmente la volontà di molti è di cercare di cambiare queste condizioni.