Nella programmazione del viaggio eravamo tentati di saltare alcuni dei giorni in Guatemala, per guadagnare tempo nelle tappe successive. Ringrazio invece Paola per avermi convinto a non farlo. Chichicastenango è stata una fantastica esperienza ('non è SOLO un mercato'), ma tutto il Guatemala ci è piaciuto tantissimo. Le persone sono sempre tutte educatissime e sorridenti, lasciano addosso una pace contagiosa ed indimenticabile. Guida e autista (Dario e Ivan) sono stati molto attenti alle nostre richieste e da subito molto in linea con i nostri gusti e rispettosi dei nostri tempi.
Tikal all'alba è un'esperienza indimenticabile, ed anche in questo caso la guida (Domingo) che ci ha accompagnato nella giornata era perfetta per noi. Dopo l'alba dalla cima del tempio IV (non favorita dalla foschia, ma alcuni squarci hanno ripagato la pazienza) ci ha guidato subito e con grande maestria, nel sito quasi deserto alla ricerca dei suoni e dei colori della flora e della fauna locale, regalandoci forti emozioni e ricordi.
Attraversato il confine in lancia, abbiamo cambiato guida, ed anche in questo caso Fernando è stato un'ottima scelta, per la sua pazienza e la sua competenza.
Le sue indicazioni a Bonampak (favorite anche dalla assenza quasi totale di altri turisti nel sito) sono state da subito preziosissime.
L'unica tappa che forse non rifarei è quella nella selva Lacandona. Abbiamo trovato una giornata estremamente piovosa (cosa piuttosto comune nel periodo) e il campamento un pà spartano ha reso la permanenza non molto confortevole. La gita del mattino successivo alle cascate di Las Golondrinas è stata comunque molto rilassante ed interessante, anche in qualche modo avventurosa.
Palenque è un must, ed anche in questo caso dobbiamo ringraziare la nostra guida per le preziosissime indicazioni fornite.
Calakmul era una delle tappe da cui mi aspettavo di più, non ha deluso, anche se temo che a breve possa perdere parte del suo isolato fascino, con il prossimo arrivo del treno Maya.
Il posto è meraviglioso, veramente immerso nella foresta, con una enorme quantità di rovine ed alcune imponenti piramidi.
Pur essendo stati trai primi ad entrarci, forse sarebbe stato perfetto arrivarci ancora prima (cosa che attualmente non mi pare sia comunque possibile) per vivere ancora più a fondo la natura che lo circonda ed sommerge.
Relativamente alla Laguna Bacalar non avevo grandi aspettative, ma mi ha piacevolmente sorpreso. Molto carino l'hotel, in centro ma con un bel rooftop e una splendida vista anche dal locale colazione.
La gita in barca è stata molto bella, colori e natura anche in questo caso in primo piano.
Chichen Itza è invasa da migliaia di turisti ogni giorno (anche in questo caso essere mattinieri aiuta) ma rimane splendida.
Valladolid ha un'atmosfera molto vivace.
Cobà è enorme e molto faticosa, Tulum non consentendo più l'accesso alla spiaggia, e anche a causa delle alghe perde secondo me un pò della sua bellezza.
Dopo il tour abbiamo deciso di soggiornare ad Holbox, e siamo stati molto contenti della scelta. L'isola è ancora piuttosto rustica, ma i turisti sono molti. L'hotel da noi prenotato (su suggerimento del nostra agente Evaneos) ci ha pienamente soddisfatto, e la gita per nuotare con lo squalo balena è un'esperienza unica, indimenticabile, semplicemente da brividi.
Aggiungo che pur non avendo mai avuto particolari problemi, abbiamo colto una generale differenza di sensazioni nel passaggio del confine.
Mentre in Guatemala davvero abbiamo trovato ovunque (anche nella enorme fatica alle 6 del mattino durante la preparazione del mercato) solo sorrisi e gentilezza, in Messico la sensazione generale era di permanente arrabbiatura con il resto del mondo.
Pur capendo che la maggior parte delle persone in Messico sia felice del lavoro portato dal treno Maya, la mia opinione è che purtroppo contribuirà ad ulteriore distruzione della natura (diretta, ed indiretta, per la creazione di nuove strutture ricettive), avvicinando ulteriormente questi luoghi a dei parchi divertimento.
Temo anche che in pochi anni Holbox possa fare la stessa fine della riviera Maya, venendo quasi interamente ricoperta di hotel, ristoranti e negozietti.