Le mie gite in Nuova Zelanda mi hanno portato per due volte al Monte Cook e quest'ultimo non si fa sempre osservare facilmente. Infatti, ogni volta questo gigante cammuffato sotto una nebbia più o meno spessa si rivela solo parzialmente.
Da Mount Cook Village, partono sentieri escursionistici più o meno lunghi con vista su Aoraki (nome maori del Monte Cook). L'escursione nella valle Hooker mi ha portato fino al ghiacciaio omonimo, con una vista sulle Alpi del Sud sullo sfondo (se il tempo permette di vedere qualcosa, ma non era il mio caso!). Tornando al villaggio, ti consiglio di visitare il piccolo centro museale di informazioni, che mostra l'evoluzione del materiale alpinistico, ma anche le prime scalate sul Monte.
Uscendo dal paese, ho preso la strada per il ghiacciaio Tasman da cui partono altri sentieri. Anche là, la vista sulla catena montuosa e la valle è eccezionale e si può vedere il Monte Cook dall'altro suo lato. Il percorso collega Twizel a Mont Cook Village lungo il lago Pukaki, le cui sfumature blu cambiano a seconda del tempo: consiglio di fare una sosta!
Dall'alto dei suoi 3724 metri, il Monte Cook/Aoraki (nome maori), montagna più alta del Paese, domina maestosamente le Alpi Neozelandesi. Di fianco a lui ci sono altre 27 vette che superano i 3000 metri, nelle Alpi del Sud. Un paesaggio perfetto da esplorare durante un'escursione.
Di base al campeggio del DOC, punto di partenza di moltissimi sentieri e dotato di una splendida vista sulle montagne, ero nella posizione perfetta per visitare il Parco Nazionale del Monte Cook. Quindi ho passato quattro giorni a farmi tutti i percorsi di escursione.
In particolare consiglio l'escursione di Hooker Valley. Molto facile, è aperta a tutti e arriva al lago ghiacciato di Hooker attraverso un sentiero che ti porta a scoprire panorami ellissimi sulle cime circostanti. Sono rimasto colpito anche dall'escursione fino a Sealy Tarn, più impegnativa ma magnifica. Ti avviso che la salita è piuttosto dura! Il dislivello non è troppo grande, ma la parte importante della salita viene fatta su una scalinata artificiale, come spesso succede in Nuova Zelanda. E per me ogni volta è la stessa solfa, so che comincerò a salivare.
Infatti non c'è niente come questo per mettere muscoli sulle cosce e ansimare in un secondo! Fortunatamente lo sforzo è compensato da un panorama magnifico sui ghiacciai, le cime circostanti e il Monte Cook.