Kathmandu, NamoBuddha, Bhaktapur, ma anche Chitwan con il villaggio Tharu e Bandipur sono posti che ci rimarranno sempre nel cuore, così come la cucina nepalese e tutte le persone che abbiamo incontrato, così gentili e socievoli. Rupak, la guida nepalese che che parlava un buon italiano, è stato bravissimo e anche l'agenzia locale ** è stata molto precisa nelle comunicazioni. Ottimi gli alberghi anche se in alcuni il riscaldamento era solo attraverso i letti riscaldati elettricamente e a NamoBuddha non c'è proprio il riscaldamento. Meno bene l'hiking pianificato, ad esclusione di quello da NamoBuddha a Panauti, un po' perché all'altezza dove siamo stati noi (sotto i 2000 metri) non ci sono tanti bei paesaggi, ma soprattutto perché non eravamo organizzati ai 4 giorni di zaino in spalla (senza i nostri bagagli se non con quanto stipato negli zaini) che abbiamo scoperto di dover fare solo quando siamo arrivati a Kathmandu.
Le bellezze naturali, l'architettura e soprattutto le persone, oltre a una guida locale eccezionale che ci ha accompagnato 5 dei 12 giorni di tour e ci ha permesso di superare tutti i problemi organizzativi che abbiamo avuto
L'organizzazione Evanoes per la mancanza di chiarezza nel programma, la mancanza di supporto nel momento in cui si è riscontrato un problema serio, e l'assenza nel programma di alcune visite a posti di Kathmandu che meritano di essere quantomeno proposti (e.g Durbar Square). Anche l'autista è stato al di sotto delle aspettative, sia per la qualità dell'inglese che per le conoscenze dei posti dove ci ha accompagnato, visto che per diversi giorni avevamo solo lui come punto di riferimento.