Il Nepal è la destinazione perfetta per chi ama la montagna e i luoghi carichi di spiritualità: nel Paese che racchiude otto delle più alte vette al mondo, tra le quali il monte Everest, si susseguono villaggi, monasteri, colorate bandiere di preghiera tibetane e mandrie di yak. Un trekking in Nepal, sia tu più o meno allenato, ti regalerà emozioni indimenticabili, in un'atmosfera di pace quasi surreale e paradisiaca.
Organizzando trekking in Nepal con la collaborazione di agenti locali selezionati da Evaneos, italofoni ed esperti del territorio, avrai l'opportunità di trascorrere alcuni giorni al cospetto di vette quali l'Annapurna e il Manaslu, attraversando un'incredibile varietà paesaggistica; potrai raggiungere poi il campo base dell'Everest oppure scoprire il Mustang, quel "regno proibito" da cui provenivano i guerrieri tibetani Kampa.
Tra le escursioni in Nepal, è forse la più spettacolare e si svolge all'interno dell'Annapurna Conservation Area: ti serviranno dai dodici ai diciannove giorni per aggirare la vetta dell'Annapurna, attraversare la valle di Marsyangdi, arrivare al passo di Thorong e ridiscendere verso l'alta valle del Kali Gandaki. Passerai dalle foreste di pini a burroni solcati da ponti sospesi, fino a incontrare villaggi delle minoranze etniche Thakali, Gerung e Manangi.
Per raggiungere i 5.340m del campo base dell'Everest, ai piedi del ghiacciaio Khumbu, dovrai partire da Lukla, famosa per il suo aeroporto con la pista costruita in pendenza su un versante montano. In un continuo sali e scendi, con la catena dell'Himalaya sempre sullo sfondo, incontrerai il villaggio sherpa di Thame, dove è conservato il presunto cranio di uno yeti, e il monastero di Tengboche, presso il quale potrai assistere alla cerimonia della Puja.
Questo percorso di trekking nepalese, tra i meno turistici ma ugualmente affascinante, si snoda attorno alla vetta Manaslu, alta 8.125m. Ti troverai a risalire la valle del Budhi Gandaki, frequentata da mandrie di yak, per poi ridiscendere la valle del Marsyangdi. Tra le tappe più affascinanti del percorso c'è il villaggio Lihi, al cui ingresso noterai un grande arco in pietra, e il suggestivo monastero di Sama Gaun, dai soffitti lignei affrescati.
Il Mustang era la terra natia dei soldati Kampa, grazie ai quali i conquistatori cinesi furono respinti. La bellezza della zona vede un alternarsi di villaggi, ognuno col proprio gompa, e lande desertiche, come Tsarang, culla della cultura tibetana. Meta dell'escursione è la città fortificata di Lo Manthang, fondata nel 1.450: qui, tra monasteri e basse case illuminate da lampade per scacciare gli spiriti cattivi, sorge il grande palazzo reale.
Il periodo migliore per organizzare trekking in Nepal comprende i mesi tra ottobre e dicembre, quando le temperature sono piacevolmente fresche e le precipitazioni sono scarse. Anche la primavera è un periodo accettabile, con i rododendri in fiore, sebbene siano comunque possibili piovaschi e nebbie, soprattutto nel pomeriggio. Da evitare l'estate, piuttosto piovosa per via dell'influenza dei monsoni.
Il clima in Nepal varia in maniera estrema all'aumentare dell'altitudine. Ogni regione è divisa in una zona pianeggiante e in una di grandi altitudini, perciò bisogna sempre premunirsi se si sceglie di andare in montagna. In generale, il miglior periodo per un viaggio in Nepal è la stagione secca, che va da ottobre a maggio. Le temperature sono elevate, in particolar modo a Katmandu, ma non piove mai, a differenza dei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre. Se vuoi fare le escursioni, evita i mesi di dicembre e gennaio, troppo freddi, soprattutto in montagna. Evita anche di visitare Katmandu a maggio e giugno, quando il caldo è insopportabile e c'è molto fango. Parti dunque verso le cime più alte del mondo o alla scoperta dei templi buddisti e indù durante la stagione secca.