Giungendo da Bangkok, ho attraversato il confine a piedi per raggiungere la Cambogia passando da Poipet. Ho viaggiato con il treno che parte il mattino presto e arriva alle 12:30 a 5 chilometri dalla frontiera. Lì ci sono dei tuk tuk che consentono di attraversare l'ultimo tratto di strada. Intorno a me, osservo decine di automobili e camion in fila per passare il confine.
Il tuk tuk sembra ignorarli e procede fino a un edificio dove mi attende un uomo in camicia e pantaloni neri. Mi rifiuto di scendere e ho i miei motivi: non siamo alla frontiera di Poipet e questa è una truffa!
Dopo essere ripartito con il tuk tuk e condotto nel luogo giusto, devo affrontare una fila più o meno lunga per farmi timbrare il passaporto alla frontiera tailandese e, cento metri più in là, ripetere la stessa procedura alla frontiera cambogiana. Lì, un doganiere mi chiede 100 baht per validare la mia richiesta: rifiuto con educazione e sono perciò costretto a rifare la fila! Ebbene sì, qui bisogna essere sospettosi!
Finalmente, giunto dall'altra parte, cerco un taxi o un autobus che mi conduca fino a Siam Reap; purtroppo, non partono finché non sono pieni! E così comincia il viaggio in Cambogia...