Sì, posso dirlo, mi sono ritrovata ai piedi del ghiacciaio Eyjafjallajökull, o meglio, sono stata sotto un'enorme volta glaciale che forma una sorta di grotta azzurrognola!
Come tutti, la prima volta che ho sentito parlare del vulcano e del ghiacciaio Eyjafjallajökull è stato nel 2010. Ero persino riuscita a recuperare una piccola fiala delle sue ceneri che si erano sparse su un'ampia superficie nel sud del paese.
Ma è stato nel 2012 che sono partita per un giro in 4x4 fino a Þórsmörk e, lungo il percorso, la nostra guida ci ha fatto fare una sosta qui. Abbiamo dovuto attraversare un fiumiciattolo la cui acqua doveva avere una temperatura vicina allo zero, prima di trovarci sotto questa volta glaciale alta diverse decine di metri.
Inutile dire che ci siamo sentiti subito molto piccoli! Il tempo di fare qualche foto e di immaginare la potenza di Madre Natura quando una tale massa di ghiaccio incontra il fuoco del vulcano, e abbiamo continuato il nostro giro, uno dei miei ricordi più belli…
I turisti in generale visitano la valle di Thórsmörk e l'Eyjafjallajökull nella stessa giornata. Questa zona non è facilmente accessibile, nemmeno in estate. L'Eyjafjallajökull infatti è assai lontano dalla strada principale ed è abbastanza complicato da raggiungere. Per farla breve, l'Eyjafjallajökull è una calotta glaciale, cioè un ghiacciaio che copre un vulcano (qui è avvenuta l'eruzione del 2010).
Nel corso di un tour in Islanda è indispensabile vedere almeno un ghiacciaio. Per chi vuole andare a vedere quello più semplice da raggiungere, il vulcano Jökulsarlon (più a est) è visibile, o quasi, dalla strada. Non resta che contemplare! Se no altri viaggiatori mi hanno detto che gli autobus per Thórsmörk accettano di fare una pausa per le foto verso l'Eyjafjallajökull.