Senza esagerare, il Santuario dell'Annapurna rappresenta l'escursione più bella che ho avuto la fortuna di fare. I paesaggi sono magnifici e le montagne tolgono il fiato. Avendolo fatto a febbraio, ho potuto ammirare cascate di neve che hanno interamente coperto i dintorni, rendendo il paesaggio particolarmente bello. L'escursione può durare dagli 8 ai 12 giorni a seconda della tua velocità di marcia e del percorso che scegli di fare; infatti, da Ghandruk, è possibile proseguire in direzione Poon Hill.
Durante il cammino, attraverserai piccoli villaggi, foreste di bambù e rododendri nonché sorgenti calde. Se alcuni passaggi possono essere faticosi per le gambe, ricordati che chiunque può seguire questo itinerario: è sufficiente essere motivati e amare le passeggiate! Per me, uno dei luoghi imprescindibili di un soggiorno in Nepal.
*Après i violenti terremoti che hanno colpito il Nepal tra aprile e maggio 2015, il Paese si sta ricostruendo pian piano. Questo articolo è stato scritto dopo la catastrofe.
Ho realizzato il trekking partendo da Birethanti (1050 metri) e con l'arrivo al campo base (4150m) in 5 giorni di marcia intensa. Che soddisfazione mettermi vicino al cartello giallo che indica l'arrivo all'"Annapurna base camp"! Ma ho vinto soprattutto delle immagini da togliere il fiato! Le vette dei dintorni (tra cui quella del Machapuchare) si innalzano fino a 7000 metri circa e fanno sfoggio di neve immacolata. Vista e bellezza indescrivibili.
il Santuario degli Annapurna costituisce soltanto un punto di passaggio o un punto in cui trascorrere la notte. L'atmosfera conviviale e cosmopolita della sala comune, ridarebbe forza a chiunque! È anche un luogo di scambio tra turisti e guide. Mi ricordo di un montagnino che ha dato una bella definizione del suo paese: "Nepal: Never End Peace And Love".
Un'esperienza unica per gli appassionati di trekking e il superamento dei propri limiti vale abbondantemente lo sforzo!
Da fare attenzione, comunque: a questa altezza il mal di montagna è sempre dietro l'angolo e può rivelarsi molto più insidioso dello yeti...