Può darsi che Chamba non sia una tappa fondamentale durante un viaggio in India, ma incanterà senza dubbio coloro che faranno lo sforzo di arrivarci.
Conosciuta soprattutto per i suoi templi induisti, la città conta comunque numerosi edifici risalenti all'epoca coloniale; il risultato è uno stupefacente mix d'architetture! Il complesso di Lakshmi Narayan di Chamba, costruito nel ventesimo secolo da Raja Sahil Verman è secondo me il più significativo. Relativamente piccolo, si affaccia su montagne sontuose ed è frequentato principalmente dai locali che ci vanno a pregare o semplicemente a discutere. Persino le scimmie che saltano di tetto in tetto lo fanno in tutta nonchalance!
Le stradine strette su fianchi di collina, il prato immenso del centro città e il fiume che scorre ai suoi piedi ti daranno un'idea realistica di una piccola città indiana senza grandi pretese. Visitare Chamba significa soprattutto scoprire il piacere di salutare i bambini che vanno a scuola, di ascoltare le donne che pregano nel tempio e gustare un chai con gli abitanti del luogo che sembrano là da sempre. È insomma scoprire un'India un po' sconvolta dal turismo occidentale di massa. Ed è proprio quest'aspetto della città che mi ha conquistato!