Per tutti gli appassionati di storia, e in particolare del periodo di disordine della seconda guerra mondiale, Kanchanaburi è una fermata obbligatoria in Thailandia. Benché il ponte in sé e per sé non mi abbia impressionato più di tanto, è soprattutto la storia che c'è dietro e in particolare quella riguardante la ferrovia che lo attraversa. Almeno 2 musei rievocano questo sanguinoso episodio della storia thailandese, il JEATH museum e il Thailand-Burm Railway Museum. Io sono stato anche all'impressionante cimitero militare per rendere omaggio a tutti quei giovani soldati deceduti per una follia.
Al di là di questo, la città di Kanchanaburi in sé è piuttosto calma e, secondo me, manca di altri punti d'interesse. La maggior parte dei turisti è solitamente di passaggio e preferisce dirigersi verso le altre attrazioni della regione, quali il parco nazionale di Erawan e quello di Sai Yok, che include delle grotte e la sua quota di cascate ed altre attività possibili lungo il corso del fiume Kwai. Per coloro che amano le mete meno convenzionali, il tempio khmer di Prasat Muang Singh a 40km da lì è l'ideale. Sconsiglio invece il tempio delle tigri, perché, nonostante sia senza dubbio impressionante poter avvicinare e toccare una tigre, il tempio si è perso nei meandri del business e i volontari stranieri hanno ormai preso il posto dei monaci, un peccato.
La "Death railway" o "Ferrovia della morte" e il ponte sono stati costruiti durante la Seconda guerra mondiale da più di 60.000 soldati, prigionieri di guerra dell'armata giapponese. Moltissimi di loro sono sepolti in un cimitero militare ben curato. Per quanto oscura sia la storia di questa linea ferroviaria, ti consiglio di farci un viaggio perché i paesaggi per cui passa sono magnifici!
Kanchanaburi non si limita di certo solo a questo. Le sue colline verdeggianti e i tramonti in riva al fiume Kwai sono un regalo per gli occhi. Le "disco-boat" che escono sul fiume di sera e la loro musica thai a tutto volume sono da vedere durante un viaggio in Thailandia! Da vedere anche il Wat Tham Phuwa, tempio costruito in una grotta piena di stalattiti.
Mi sono preso proprio una bella cotta per questa città. E se, come me, sei un amante della natura, fatti portare qualche chilometro più in là a vedere un albero sacro, il "giant monkey pod tree": l'ampiezza della sua chioma ti lascerà sbalordito!
Kanchanaburi è stata la prima regione che ho visitato durante il mio primo viaggio in Thailandia. Ci sono arrivata con un bus diretto. La ragione principale per la visita è stata il voler scoprire il parco nazionale Erawan e le sue famose cascate. Un vero paradiso nel cuore di una foresta lussureggiante con acqua cristallina. Subito accanto c'è il parco nazionale Sai Yok ma non ho avuto il tempo di andarlo a visitare.
A Kanchanaburi mi sono recata alla ferrovia della morte : una tappa turistica dove il treno passa a quanto pare tra paesaggi mozzafiato. Mi sono accontentata di veder passare il treno sul ponte che attraversa il fiume Kwai ed ho visitato il museo che racconta la storia terribile di questa costruzione e il cui cimitero ricorda ugualmente le perdite umane subite.