
Conoscere la Storia della Russia può essere utile prima di visitare il Paese. Tutto comincia nell'862, quando il re vichingo Rourik fonda la prima dinastia russa...
Durante il IX secolo i Vichinghi partono dalla Scandinavia per stabilirsi nella parte europea dell'attuale Russia. I vari popoli che vivono sul territorio russo si uniscono con il collante della religione cristiana. nel 1240 Kiev finisce nelle mani degli invasori tartaro-mongoli: una porzione della Russia diventa quindi territorio dell'Impero Mongolo, che all'epoca si estende su buona parte del continente asiatico. È poi lo Zar Ivan III a liberare definitivamente la Russia dal giogo mongolo.
Nel 1614 Michail Romanov fonda la dinastia dei Romanov, che regna fino alla Rivoluzione di Ottobre, Il nipote di Michail Romanov, Pietro il Grande, fa della Russia una potenza importante in Europa. Caterina la Grande, che regna dal 1762 al 1796, conquista la Crimea, una parte dell'Ucraina e l'est della Polonia. La Russia in quel periodo è una monarchia assoluta simile a quella francese. Sotto il regno di Alessandro I la Russia respinge gli attacchi di Napoleone. Sotto quello di Alessandro II la Russia avvia il suo sviluppo industriale e dà il via alla costruzione della celebre Transiberiana.
Il regime è indebolito dalla Prima Guerra Mondiale e ciò causa alcuni problemi: viene esiliato Nicola II e viene instaurata una Repubblica Democratica. I Bolscevichi, ala radicale del partito socialista dei lavoratori, si impadroniscono del potere guidati da Lenin e Trotskij. Lenin ottiene il potere, è la "Rivoluzione d’Ottobre". Nel 1922 viene decisa l'unione di tutte le repubbliche sovietiche nell'URSS, che controlla anche le politiche economiche.
Quando nel 1924 Lenin muore, gli succede Stalin, che caccia Trotskij. Stalin imposta la collettivizzazione delle terre e la pianificazione economica. Porta il Paese nel terrore. Nel 1945, l'URSS è dalla parte dei vincitori. Quindi tenta di imporre un ordine mondiale comunista, in alleanza con la CIna. L’Unione Sovietica si lancia in una politica aggressiva nei confronti dei Paesi non comunisti. Il muro di Berlino del 1948 stabilisce definitivamente la divisione della città.
Il mondo occidentale crea la NATO in opposizione ai Paesi dell'Est. Stalin muore nel 1953 e Nikita Kruscev chiude il tentativo di un'unione economica comune nell'Europa dell'Est. L'Europa orientale e quella occidentale vivono in un clima di grande tensione: è la Guerra Fredda.
Nel 1964 Kruscev è costretto a dimettersi e viene sostituito da Leonid Breznev. Quest'ultimo firma con Jimmy Carter, presidente degli Stati Uniti, il primo trattato sul disarmo, il SALT II. Ma l'invasione dell'Afghanistan da parte delle truppe sovietiche nel 1979 ributta acqua sul fuoco. La lotta tra i due blocchi orientale e occidentale si manifesta anche nel boicottaggio reciproco dei Giochi Olimpici di Mosca nel 1980 e di Los Angeles nel 1984.
Gorbaciov è il primo dirigente ad avviare una politica di apertura e di riforme. Limita i mandati a 10 anni e struttura un sistema di elezioni democratiche. Nel 1991 Boris Eltsin viene eletto primo presidente della Repubblica Russa. Viene votata una nuova costituzione.
Nel 2000, in seguito alle guerre contro i Ceceni, che reclamano l'indipendenza, Boris Eltsin si dimette e Vladimir Putin viene nominato presidente. La situazione economica migliora nettamente e gli investitori stranieri cominciano a interessarsi alla Russia. Nel 2008 Dmitri Medvedev viene eletto presidente e Vladimir Putin capo del governo.