
Addis Abeba è stata fondata da Menelik II. Il suo nome in amarico significa "nuovo fiore". Tre anni dopo, all'incoronazione di Menelik, la città diventa la capitale dell'Impero d'Etiopia, ruolo che poi ha conservato. A partire dal 1900, la città ha conosciuto un rapido sviluppo. In pochi decenni, è diventata la più grande metropoli del paese con 5 milioni di abitanti, nonché il suo centro politico-economico. Qui hanno sede l’Unione Africana, la Commissione economica per l’Africa e più di 120 istituzioni internazionali e ambasciate. È considerata la capitale politica dell'Africa.
Situata a circa 2.500 metri di altitudine, Addis Abeba mantiene una temperatura media relativamente mite (15°C). Il periodo più caldo in Etiopia va da febbraio a maggio e la stagione delle piogge da giugno a settembre. Tuttavia, anche durante la stagione delle piogge, può capitare una mattinata o una serata senza rovesci. In genere i temporali e le piogge sono brevi. In ogni caso, è opportuno prediligere le ore di sole per le visite all'aperto, in qualsiasi stagione. Di sera la temperatura si abbassa rapidamente, perciò si consiglia di preparare degli indumenti adatti.
Il monte Entoto, a nord della capitale dell'Etiopia, è chiamato anche il polmone di Addis Abeba. Infatti permette di lasciare la città, immensa e inquinata, e immergersi nel verde. Coperto da una grande foresta di eucalipti in cui si trovano diversi monasteri, è considerato un luogo sacro. È nella chiesa Entoto Maryam che nel 1889 Menelik II fu incoronato re dei re da Abune Mathias.
Prima di Addis Abeba, Menelik II e sua moglie Taytu Betul desideravano costruire la capitale nel luogo in cui si erano stabiliti: le colline di Entoto. Ma il clima freddo e ventoso del posto li spinse a preferire la posizione attuale. Sarà la regina Taytu a chiamare la città "nuovo fiore".
A pochi minuti d'auto (o di minibus) dal centro della città, è il posto preferito dei corridori della domenica e degli atleti etiopi. Tranquillo e verdeggiante, offre un piacevole rifugio dal brulichio incessante della capitale. La vetta è raggiungibile attraverso una strada serpeggiante che offre al visitatore, una volta arrivato in cima, una magnifica vista della città.
Washa-Mikael è una chiesa arroccata sulle alture di Addis Abeba, in mezzo alla vegetazione. Questo luogo sacro sul monte Yeka, a sud-est, è poco conosciuto dal pubblico e risalirebbe al primo millennio. La chiesa è in rovina, ma resta un monumento degno di nota. L'unico problema è trovarla, dato che non c'è niente che ne indichi la presenza. Prima di ridiscendere, e dopo un breve passaggio attraverso i boschi, troverai un belvedere da cui si gode una magnifica vista sulla città.
Se ti piace camminare in montagna, avere dei bei punti di osservazione e respirare aria pulita, ci sono tante altre colline e montagne attorno alla capitale. Sono tutte abitate e pochi farenji (stranieri) vi si avventurano. Ma questo non è un buon motivo per non andarci. Non ci sono sempre strade così ben definite come a Entoto, ma troverai sempre un percorso utilizzato dagli abitanti del posto per arrivare in cima. D'altronde vi sono state spesso costruite delle chiese. Altrimenti basterà procedere sempre dritto fra gli alberi finché non si arriva in vetta. Io l'ho fatto più volte sulle montagne di Bella e Jemmo, e la vista non mi ha mai deluso!