Destinazioni
Dove partire?
  • Con chi parti?
  • Cosa vuoi fare?
  • Quando parti?
  • Che tipo di viaggio cerchi?
Harar

Harar (Etiopia)

Informazioni utili su Harar

  • Luoghi o Monumenti religiosi
  • Musei
  • Artigianato
  • Luoghi o Monumenti storici
  • Patrimonio Mondiale dell'Unesco
  • Da non perdere
5 / 5 - 2 recensioni
Come andarci
In due giorni di auto dalla capitale con una pausa a Awasa o in aereo all'aeroporto di Dire Dawa
Quando partire?
Tutto l'anno
Quanto tempo?
2 - 3 giorni

Harar: Recensioni dei viaggiatori

Loleh Rustenholz Grande viaggiatore
18 recensioni scritte

Bellissima città fortificata dove un tempo si stabilì Rimbaud e dove convivono fianco a fianco delle popolazioni africane e islamiche.

Il mio consiglio:
Se rimani diversi giorni, ti consiglio di andare a vedere il mercato dei cammelli di Babille, a qualche chilometro dalla città.
La mia opinione

La città di Harar, patrimonio mondiale dell'Unesco, è un luogo da vedere! Per la sua cultura: ci sono numerosi musei, soprattutto la casa di Arthur Rimbaud, delle moschee dove si può entrare (non dimenticare di coprirti), e le vie commerciali dove si possono comprare frutta e verdura, ma anche bei tessuti.

Anche per la sua natura: la città è situata in collina, con un clima caldo e molto soleggiato, che permette, in certi posti, di godere di una bella vista sulla regione. Puoi anche dedicare una giornata alla visita di uno dei villaggi tradizionali costruiti sulla cresta delle montagne.

Ma Harar è anche la sua popolazione e i suoi costumi: entra nello spirito del luogo e approfitta di un pomeriggio caldo per chiacchierare e masticare del khat (foglie di arbusti dall'effetto stupefacente che crea dipendenza), seduto all'ombra. E, in serata, recati all'uscita della città per assistere a uno spettacolo fuori dal comune: la cena delle iene.

Harar
Vista su Harar dalla casa di Rimbaud
Camille Griffoulieres Grande viaggiatore
115 recensioni scritte

Grande città dell'Etiopia orientale con quasi 120.000 abitanti, Harar è un must per la sua architettura orientale e la sua cultura musulmana.

Il mio consiglio:
Ricordati di prenotare il tuo transfert dall'aeroporto in quanto si trova vicino a Dire Dawa e le altre attrazioni non sono vicine. Molti alberghi l'offrono a un buon prezzo. 
La mia opinione

Ho amato molto Harar, chiamata anticamente Jugal. E' molto piccola (circa 1 km2), ma sorprendente, con le sue strade ben conservate, quasi 90 moschee, si ha veramente l'impressione di essere in un sūq orientale. Il sito fa parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO. La strada delle macchine da cucire e dei tessuti è una caverna di Ali Baba (Mekina Girgir), mentre la piazza centrale Feres Megala è il centro turistico della città. Si può visitare la casa di Rimbaud che ha vissuto qui.

Il momento culminante è stato per me il pasto delle iene. Si tratta di una vecchia tradizione di andare nutrire le iene al crepuscolo. Sono abituate agli esseri umani e vengono a raccogliere la loro cena, non aver paura! Hanno ciascuna un nome e vengono a prendere il loro pezzo di carne, quando il maestro della cerimonie le chiama. Veder arrivare questi grandi predatori con gli occhi luminosi e sogghignanti nella notte è abbastanza spaventoso! 

E' a Harar che si consuma più khat, la pianta eccitante che si mastica in tutto il paese, proviente dal Medio Oriente. 

Strada di Harar