
È sull'isola di Zanzibar, a nord-est di Dar-es-salaam e a una trentina di chilometri dalle coste che l'esempio del Chumbe Island Coral Park, progetto che unisce turismo e sviluppo sostenibile, funge da leader e da modello esemplare. Qui ci sono solo sette bungalow per alloggiare e, tutto intorno, una riserva di foresta e fondali marini spettacolari. Ecco una breve descrizione di questo modello eco-turistico tanzaniano.
Creare le basi per una coscienza ambientale a Zanzibar: questa è l'ambizione del progetto Chumbe. Per far questo, esso invita delle scuole sull'isola per sensibilizzare i più giovani, forma degli insegnanti d'ecologia che potranno poi trasmettere i preziosi insegnamenti, sviluppa degli aiuti all'insegnamento e integra le popolazioni locali in questa presa di coscienza ecologica.
Biologia marina, ecologia forestale, protezione della scogliera, ecco alcuni dei soggetti trattati nella piccola aula aperta vicino al molo, destinata ai bambini e a chi si iscrive al programma di sviluppo gestito dal complesso.
I pescatori del luogo sono stati formati per fungere da ecoguardiani e ranger, loro, dispensano le proprie conoscenze a tutti i visitatori di passaggio.
L'ecolodge, costruito in stretta collaborazione con le popolazioni locali, che si sono occupate in modo tradizionale dell'edificio, la cui architettura dà tuttavia una graziosa nota di modernità al paesaggio, funziona a elettricità solare, recupera e riutilizza l'acqua piovana, filtra l'acqua utilizzata dalle piante, offre dei bagni a compost e vieta la plastica.
I bungalow sono solo sette e sono costruiti con materiali vegetali naturali ricavati dall'isola, che proteggono perfettamente dalla pioggia e dal vento. Anche le pareti e i pavimenti sono fatti di legno e foglie.
In materia di turismo sostenibile e comunitario, da un punto di vista della gestione ambientale, ma anche in termini di ricerca ed educazione, il Chumbe Island Coral Park è quindi un modello di virtù in Tanzania, che suscita l'ammirazione di molti specialisti.