Era la prima volta che utilizzavamo Evaneos per trovare un'agenzia che ci potesse aiutare con l'organizzazione del nostro viaggio a Cuba. Purtroppo
l'organizzazione del viaggio ha mostrato moltissime criticità.
Nell'ultima conversazione on line con l'organizzatore italiano, avevamo esplicitamente domandato quale fosse la situazione a Cuba. La risposta è stata che non c'era nessun problema rilevante, tutte le informazioni diverse erano frutto di propaganda. Ci siamo invece trovate a viaggiare in un paese profondamente segnato da una crisi economica e sociale senza precedenti, con scarsità di carburante, con internet spessissimo non funzionante e con limitazioni severe all'energia elettrica. I generatori quando c'erano non sempre entravano automaticamente in funzione. Questo significa per chi viaggia dormire senza aria condizionata, spesso anche senza ventilatore e mangiare cibi conservati in mancanza di energia elettrica (rischiando di prendere qualche batterio come poi è successo). Non ci sembra un problema da poco, andrebbe comunque segnalato.
Ci è stato consigliato di prendere una carta telefonica cubana, con la quale avremmo potutp fare l'hotspot con il secondo telefonino: falso, con le carte telefoniche cubane non si possono fare hotspot.
L'autista che ci ha accompagnato per otto giorni si è presentato con un adolescente di circa 12 anni, a suo dire suo nipote, che ha fatto tutto il viaggio con noi, in una occasione coinvolgendo anche altri due ragazzini. Il ragazzino era discretamente maleducato, continuamente attaccato al telefonino, infliggendoci il sonoro delle cose che vedeva, in macchina, durante i pasti e in ogni luogo. Questo ragazzino era conosciutissimo in tutti i posti in cui siamo andati, quindi non era sicuramente la prima volta che si faceva tutto il viaggio. L'autista stesso aveva un'idea molto vaga delle tappe del nostro viaggio, spesso ha sbagliato strada o ha ritardato i tempi. Abbiamo per questo saltato una lezione di cucina, una visita guidata all'orchideario, e una tappa ad un mirador.
Inoltre l'autista era visibilmente molto stanco e ci ha detto lui stesso di aver finito un tour la sera prima dell'inizio del nostro. Nessuno dell'organizzazione si è fatto sentire con noi per i primi otto giorni, noi abbiamo avvertito soltanto dopo la fine della parte itinerante per non rischiare di rovinarci del tutto la vacanza.
La reazione degli organizzatori è stata stupefacente: colpa nostra, li avremmo dovuti avvisare e avrebbero portato via il ragazzino.
Nulla da dire sulla scelta di cayo santa maria come luogo di riposo tranquillo al mare, posto meraviglioso, personale preparato e professionale.
Per il rientro a l?Avana, che doveva durare cinque ore e ne è durato sette ci è stato proposto un pulmino di linea che ha perso molto tempo nel cercare di procurarsi il carburante necessario al viaggio.
Ciliegina sulla torta: il pick up verso l'aeroporto è arrivato con tre quarti d'ora di ritardo. L'organizzatore non ha ritenuto di avvisarci e inizialmente non rispondeva al telefono. Quando finalmente ha risposto (la macchina che ci doveva venire a prendere aveva avuto un guasto) si è relazionato con noi in modo totalmente sbagliato, accusandoci di essere ansiose e dicendoci di aspettare tranquille perché tutto era sotto controllo.
Dopodichè né un messaggino né nulla per verificare che fossimo arrivate in aeroporto in tempo per il nostro volo.
Peccato, avevamo scelto di rivolgerci a Evanos attratti dalla proposta accattivante di lavorare solo con agenzie e operatori piccoli, che potessero creare viaggi su misura e che sarebbero stati più attenti ai bisogni dei viaggiatori. Nel nostro caso purtroppo non è stato così e questo ha impattato di molto la nostra esperienza a Cuba.