Ammetto di aver visitato Nazareth solo per paura di essere diseredato dalla mia famiglia. Sebbene la città sia affascinante, ti consiglio di passare oltre se sei come me un fervente ateo.
Nonostante ciò, sono contento di esserci andato; ho potuto vedere la Chiesa (o forse era una Basilica?) dell'Annunciazione, che non ha assolutamente nulla di straordinario, e ho incontrato tantissime persone su di giri, in particolar modo stranieri delusi dal concetto (secondo loro schiavista) dei kibbutz e altri in attesa di essere espulsi da Israele per aver tentato di superare il confine in una zona proibita agli stranieri. Un crocevia di destini!
Un luogo di spicco aNazareth (che mi è sembrato più interessante della Chiesa o Basilica) è il mercato delle spezie che si trova sulla strada che conduce dalla Basilica alla città alta.
Nazareth di primo acchito può dare una pessima impressione. Situata in una conca e in preda a un certo caos, la città può dare un'impressione di soffocamento. Appena scesi dall'autobus o dalla macchina, si attraversa la piccola piazza del centro città in tutta fretta per precipitarsi alla basilica dell'Annunciazione, poi si riparte a visita terminata.
Tuttavia, da qualche anno, Nazareth sta facendo degli sforzi per trattenere i turisti. Alcuni abitanti hanno, infatti, ristrutturato delle antiche case tradizionali situate nella città vecchia per trasformarle in caffè-ristoranti e in bed&breakfast. Anche non passandoci la notte, vale davvero la pena farci un salto per scoprire questo tipo d'architettura. Anche il mercato (souk) è stato ristrutturato. Eccezion fatta per dei souvenir a buon mercato, vi si possono trovare degli ottimi prodotti. Durante ogni soggiorno in Israele, ci vado a comprare del caffè al cardamomo appena macinato.