La storia risale agli anni 1960, quando il regime comunista costruisce una barriera sulla riva Syr Darya. Delle forti inondazioni e una cattiva gestione della crisi hanno visto le acque della barriera riversarsi nella pianura incurvata circostante, dando vita al lago di Aydarkoul, il secondo lago più grande della regione dopo il lago d’Aral.
Conoscendo la storia della creazione artificiale del lago, mi è apparso stupefacente trovarci un quadretto superbo e naturale, con delle belle spiagge di sabbia, numerosi pesci e una fauna e flora molto varia, questo fa del lago Aydarkoul un luogo privilegiato per passare qualche giorno a bordo dell'acqua durante il forte caldo. Una tappa balneare interessante nel cuore dell’Uzbekistan, questo grande paese senza uno sbocco diretto sul mare.