C'è qualcosa di surreale nella città di Capri, questo piccolo borgo dalle case bianco immacolato, che sembra quasi arroccato sui versanti della montagna che si gettano a picco tra le onde blu del Mediterraneo. Perciò, davanti a tali bellezze, non ci si sorprende affatto che la città, durante l'estate, sia presa d'assalto da orde di turisti con macchina fotografica intorno al collo, che percorrono le stradine scoscese della città, sotto lo sguardo infastidito dei turisti di alto rango e degli altri ricchi residenti estivi seduti sulle terrazze dei ristoranti inabbordabili. La località è tra le mete imperdibili di un viaggio in Italia.
Ho trovato proprio questo strano contrasto un po' fastidioso sia nella città di Capri sia sul resto dell'isola: ciò non mi ha permesso di apprezzare particolarmente il mio soggiorno qui. Ritengo che la costa italiana abbondi di alti luoghi assolutamente magici ma non così presi d'assalto.
Capri è un piccolo paradiso sulla terra. Sono arrivata al porto principale (Marina Grande) in traghetto da Napoli. La spiaggia più grande dell'isola si trova proprio di fianco, e da lì è possibile prendere una piccola barca per raggiungere una delle attrazioni principali dell'isola, il «Palatium», il palazzo estivo di Augusto. Si tratta di un luogo impressionante (pare che l'isola abbia ospitato fino a 12 ville di antichi patrizi romani).
Per me, l'esperienza più sorprendente nel corso della visita è stata la salita in funiculare dal porto fino al paese, che permette di godersi una splendida vista sull'isola. Una volta in alto si può approfittare della relativa tranquillità (ci sono numerose zone pedonali, ma i turisti si ammassano) in questo luogo in cui il tempo sembra essersi fermato.
In ogni caso, se per caso ti trovi nel sud Italia, Capri è una tappa obbligata.