Il viaggio in California è stata un'esperienza molto positiva: nel complesso do un voto alto, mi sono trovata benissimo e ne conservo un ricordo davvero speciale. L'organizzazione è stata solida e curata in ogni dettaglio, e anche il gruppo si è rivelato piacevole, con un bel clima di condivisione. Gli spostamenti e gli alloggi sono risultati adeguati, quindi la base del viaggio è stata davvero di ottimo livello. Un ringraziamento speciale va alla guida: è stata bravissima, super disponibile, versatile e sempre pronta ad assecondare le richieste del gruppo, cercando in ogni modo di accontentarci e modulare le giornate in base ai nostri desideri. Forse l'unico aspetto in cui potrebbe migliorare è la parte più narrativa: sarebbe stato bello avere più informazioni sui luoghi visitati, qualche cenno storico o culturale, un approfondimento sul territorio. In certi momenti, soprattutto davanti a scenari naturali straordinari, ci si aspetta un racconto capace di coinvolgere ed emozionare, che faccia vivere ancora di più l'esperienza. Questa componente, a mio avviso, è stata un po' carente. Se devo evidenziare un altro aspetto migliorabile, direi la gestione dei tempi giornalieri. In alcuni casi, il tempo dedicato a certi luoghi era troppo breve: giusto lo spazio per una foto veloce, senza riuscire a godersi davvero l'esperienza. In altri casi invece le soste sono apparse poco interessanti o eccessivamente lunghe rispetto al loro valore, a scapito di attrazioni più significative. Un po' più di equilibrio tra le tappe renderebbe l'itinerario ancora più coinvolgente. Va comunque sottolineato che l'agenzia ha dimostrato molta flessibilità: la guida si adattava alle richieste del gruppo, modificando quando possibile il programma. Entrando nel dettaglio, alcuni esempi: • Lake Powell: non lo riterrei una tappa necessaria, soprattutto per un viaggiatore italiano già abituato ai laghi; eliminerei questa visita o la sostituirei con qualcos'altro. • Parco Zion: come lo abbiamo vissuto, in modo estremamente veloce (10 minuti appena), non ha reso giustizia al luogo. Considerato il tempo richiesto per raggiungerlo, forse sarebbe meglio inserirlo solo come visita opzionale, ma solo se si ha davvero la possibilità di dedicarci le ore necessarie. • Tappa Carmel–Santa Barbara: la mattinata trascorsa al campo da golf, per quanto scenografica, non è stata particolarmente significativa. Avrei preferito utilizzare quel tempo per arrivare prima a Santa Barbara e godermi il molo, la spiaggia o magari anche un bagno. • Las Vegas: sarebbe stato bello avere più tempo libero per esplorarla anche di giorno, invece l'abbiamo vissuta solo di sera, e un po' troppo in fretta. In generale, quindi, il mio consiglio è di rivedere leggermente la distribuzione dei tempi: meno tappe superflue, più spazio per vivere davvero le attrazioni principali, senza fretta. Detto questo, il viaggio rimane stato organizzato con cura e professionalità, ed è stata un'esperienza che consiglio sicuramente.