Un po' di storia
Già nel 40'000 a.C. l'arcipelago nipponico era abitato da popoli che parlavano una forma antica del giapponese. A partire dal IV secolo, i Giapponesi si ritrovano con la necessità di trasmettere l'insegnamento buddista arrivato dalla Cina: nasce così la scrittura giapponese. L'alfabeto nasce da quello cinese, ecco dunque spiegata la presenza dei kanji, gli ideogrammi cinesi, nella scrittura usata ancora oggi.
Più tardi, durante l'epoca Heian (794-1185) vengono introdotti gli hiragana e i katakana. L'uso di questi due sillabari si è evoluto fino ad oggi, il primo utilizzato per le parole di origine giapponese, l'altro per quelle di origine straniera. A volte può trattarsi di nomi propri o di oggetti che non esistevano in Giappone e che sono stati importati dall'estero, come l'ascensore (elebeîta, dall'inglese "elevetor") ed il congelatore (fulîza, dall'inglese "freezer").
Il giapponese è quindi un mix di hiragana, di katakana e di kanji, ma conoscere i diversi kana permette già di leggere tantissime cose una volta in territorio nipponico. Tuttavia, per discutere con un giapponese o per decifrare i kanji, una guida che parla italiano ti farà sicuramente comodo!

Pronuncia
La pronuncia differisce leggermente da quella italiana: le "u" si pronunciano "ou" o non si pronunciano se sono a fine parola, la "r" si legge come una "l" e l'"h" si può pronunciare a volte come una "w". Quando parlano inglese, i giapponesi tendono ad articolare anche troppo. Ma è normale in quanto la loro lingua non prevede la pronuncia di due consonanti consecutive, e nessuna lettera può esser muta. Inseriscono quindi spesso delle vocali superflue nelle loro frasi.
Ad esempio, anche un semplice "good morning" può diventare "gutto moluningu". Può esser difficile all'inizio, ma poi ci si abitua.
Avere una guida che parla italiano
Preparare un viaggio in un Paese così ricco di cultura e così differente dalla nostra non è una cosa facile. Un operatore locale ti aiuterà a costruire il viaggio dei tuoi sogni in Giappone. Infatti, se i problemi legati alla lingua fanno parte dell'esperienza di viaggio, avere una guida che parla italiano ti permetterà di interagire con qualcuno che conosce perfettamente sia la cultura occidentale sia quella orientale; una persona avida di condividere il suo amore e la sua conoscenza del Paese. E poi, avere qualcuno che di tanto in tanto traduce il menù al ristorante per te, si preoccupa di comprare il biglietto del treno o più semplicemente fa da tramite con le persone del luogo, sarà sicuramente di conforto.
Infine, svolgere un viaggio con una guida locale che parla italiano ti permetterà di ottimizzare i tempi dedicati all'organizzazione del viaggio, sia prima che durante. Ma soprattutto, una guida che parla italiano ti dà la possibilità di instaurare un rapporto privilegiato con il Giappone, sempre preservando la tua libertà nel viaggiare attraverso il Paese.