Una civiltà ricca e appassionante, dittature, guerre civili, colpi di Stato: durante il tuo viaggio in Guatemala ti accorgerai che il Paese è stato da sempre terra di problemi politici e civili. Ti presentiamo uno sguardo di insieme
La civiltà maya è apparsa 3 000 anni fa, e il suo territorio si estendeva sugli odierni Messico, Belize, Honduras, Salvador e, naturalmente, Guatemala. Si può suddividere la sua lunga durata in tre fasi. La fase preclassica, che ha visto lo sviluppo della civiltà, poi la classica, durante la quale la sua espansione ha raggiunto il culmine: è l'epoca delle grandi costruzioni e delle guerre tra città. Infine la fase postclassica, che ha segnato il declino dei Maya. Anche se non c'è niente di accertato definitivamente, è probabile che la sua battuta d'arresto sia dovuta alla sovrappopolazione, a cattivi raccolti, alla carestia e alla concorrenza dei Toltechi; il tutto unito all'arrivo dei conquistadores.
Il Guatemala era indipendente da quasi 80 anni quando è precipitato, nel 1898, in un periodo di dittatura di 22 anni sotto Manuel Estrada Cabrera; ce ne sarà un altro a partire dal 1931. Dopo il 1960 il Paese è entrato in un lungo periodo di instabilità. I governi sono stati rovesciati dai militari, i quali sono parallelamente indeboliti dalla guerriglia. I nativi sono state le vittime principali di questo periodo di guerre civili, e si è dovuta attendere l'elezione di Vinicio Cerezo Arevalo per assistere a un periodo più pacifico. Da quel momento, anche se la stabilità sembrava raggiunta, gli affari di Stato e la corruzione hanno continuato a complicare la vita politica.
Con l'inizio del nuovo millennio nulla è cambiato veramente. La guerra civile è finita, ma i presidenti continuano a succedersi al comando del Paese. Ognuno di loro deve far fronte alla mancanza di sicurezza, vero e proprio flagello dello Stato. Ognuno di loro vede spuntare scandali e problemi di corruzione. Ognuno di loro deve gestire per quanto possibile le continue crisi economiche che sferzano il Paese. L'ultimo colpo è dato dal presidente Alvaro Colom, che non potendo più candidarsi ha divorziato, in modo che sua moglie potesse correre per il mandato al suo posto e insieme potessero restare al potere.