Ritratto di un agente Evaneos: Lahcen, Local Hero in Marocco
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Scoprire la cultura berbera e dare del tu al deserto in compagnia di un nomade: è questa l’esperienza che Lahcen propone per vivere un viaggio autentico, quello che non lascia certo indifferenti. Per riuscirci, Lahcen non risparmia le sue forze che concentra in azioni quali:
Tutelare l’eredità culturale berbera e le tradizioni nomadi
Promuovere lo slow travel
Agire nell’interesse delle popolazioni locali
Sensibilizzare i viaggiatori al turismo responsabile
Nomadismo e cultura berbera, un’eredità culturale in buone mani
Possiamo fare conto su Lahcen per portare avanti le tradizioni delle popolazioni nomadi dell’Alto Atlante. Figlio di una famiglia di nomadi, non fa mistero delle difficoltà di questo stile di vita senza per questo smettere di esserne un ambasciatore appassionato.
Per lui, l’Alto Atlante si scopre a piedi, facendo trekking, in mezzo a vallate, montagne e deserti, andando incontro alle popolazioni locali e a ciò che queste hanno di meglio da offrire: l’accoglienza, la condivisione, lo scambio.
I miei genitori erano nomadi e vivevano fra l’Alto Atlante e il deserto fino a quando non sono andato a scuola, avevo 6 anni [...]. Ho passato la mia infanzia a Douar Dar Bouidar ma ho mantenuto il ricordo del nomadismo e alcuni membri della mia famiglia lo praticano ancora. Tra l’altro ho creato un bivacco sull’altopiano che viene gestito da una famiglia nomade per permettere ai viaggiatori di scoprire questo modo di vivere e allo stesso tempo permettere a questa famiglia di avere una forma di guadagno.
Poco frequentata, la regione dell’Alto Atlante è l’ideale per quei viaggiatori e quelle viaggiatrici pieni di curiosità che sognano i grandi spazi. Un universo che Lahcen, ex guida alpina, adora svelare ai suoi clienti sia per i paesaggi verdi e ocra che per l’ospitalità generosa delle comunità berbere.
Slow travel, viaggiare in modo più rispettoso, apprezzando ogni istante
E’ proprio in mezzo a questi spazi immensi che Lahcen si sente al meglio di sé, quando il deserto o la montagna impone il silenzio e permette di ritrovarsi. Si diventa più attenti ai colori che cambiano mano a mano che le ore passano, agli odori di piante o degli animali, ai profumi delle spezie. Secondo lui, il Marocco si apprezza attraverso tutte queste piccole cose che ne fanno la ricchezza e la sua peculiarità: le palme, le dune, i dromedari, la cucina… Vorrebbe che i visitatori si concedessero più tempo per camminare, osservare, sentire.
Sproniamo le persone a viaggiare più lentamente e a lungo, a usare meno trasporti per evitare le emissioni di anidride carbonica. Ma a seguito dell’epidemia di Covid, i viaggiatori vogliono condensare le visite in un tempo minimo. Qualche anno fa facevamo delle proposte di itinerario di tre settimane, per esempio attraversare l’Atlante da soli in 21 giorni, ma oggi questo tipo di proposte sono sempre meno richieste.
Viaggiare significa scoprire l’altro, il suo stile di vita e i suoi valori. Per creare questo incontro, Lahcen seleziona delle guide che conoscono perfettamente la regione e che collaborano con le associazioni locali. Grazie a loro, i viaggiatori e le viaggiatrici vengono accolti a braccia aperte dalle comunità e possono avere il tempo di parlare per meglio capire la cultura amazigh (cultura berbera).
Un impegno attivo a favore delle popolazioni locali
Campagne di pulizia del deserto, di riforestazione dell’Atlante, di restauro di granai collettivi ancestrali… Per ogni viaggio organizzato dalla sua agenzia, Lahcen versa una percentuale all’associazione Anergui che ha fondato per finanziare queste iniziative. Più in generale, lo scopo di Lahcen è quello di trasmettere questo patrimonio naturale e culturale alle nuove generazioni per mantenere l’anima di queste vallate e garantire le condizioni per la loro esistenza.
Grazie al turismo possiamo partecipare all’economia della regione. Cerchiamo di trattenere i giovani nelle loro vallate piuttosto che vederli partire per ingigantire le bidonville delle grandi città come Casablanca o Marrakech. Assumiamo giovani guide diplomate o giovani cuochi. Diamo anche lavoro a dei giovani per il trasporto dei bagagli dei clienti. Se le popolazioni continuano ad andarsene nelle grandi città, le vallate dell’Atlante e il deserto si svuoteranno. E se queste regioni perdono la loro anima, non significheranno più nulla.
Oltre ad assumere dei giovani, Lahcen agisce anche per le donne e i bambini dell’Atlante. Per esempio, sostiene La maison de la maman (casa della mamma, ndt), un centro che accoglie le donne semi-nomadi prima e dopo il parto. Ha inoltre acquistato un’ambulanza per portare le donne incinte che ne hanno bisogno fino all’ospedale regionale. Infine, grazie all’associazione Anergui, Lahcen aiuta i bambini della regione dell’Atlante ad andare a scuola.
Sensibilizzare i viaggiatori al turismo responsabile
A forza di calcare queste terre, Lahcen è testimone degli effetti del cambiamento climatico sull’ambiente. Sottolinea l’importanza di proteggere l’ambiente e prendere misure per tutelarlo ogni giorno. Ecco perché sensibilizza i viaggiatori all’impatto delle loro azioni e li motiva ad adottare dei comportamenti rispettosi.
Prima di ogni viaggio, inviamo una scheda informativa ai nostri viaggiatori per informarli sulla tutela dell’ambiente. E alla fine di ogni viaggio, portiamo con noi tutta la spazzatura fino a Marrakech. Insegniamo ai viaggiatori a fare attenzione all’acqua perché scarseggia nel deserto.
Lahcen considera il suo ruolo di ambasciatore come una responsabilità importante e per questo cerca di dare l’esempio nell’ambito del rispetto dell’ambiente e della promozione di un turismo responsabile.
Come ogni anno, sono partito con il mio team a fare una campagna di pulizia nel deserto seguendo gli itinerari che proponiamo ai turisti. Abbiamo raccolto circa 300 chili di spazzatura…
Lahcen in poche parole
Wakha
Questa parola berbera significa “d’accordo, va bene”. Una parola benevola che piace a tutti ed evita i litigi.
Aloe Vera
Lahcen ama molto questa pianta che cresce in condizioni molto difficili e possiede numerose virtù.
León
Il leone dell’Atlante è l’emblema del Marocco. Oggi estinto in natura, continua ad esistere nel cuore dei nomadi.
Théodore Monod
Lahcen ammira questo esploratore francese che ha speso gran parte della sua vita nel deserto e si è molto interessato ai nomadi.