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48 ore a Bangkok: cosa vedere e cosa fare?

Da Manuela Vitulli,

Vibrante, caotica, multietnica, trasgressiva ma anche molto spirituale. Bangkok è tutto e il contrario di tutto. In bilico tra tecnologia e tradizione, è una città che non si finisce mai di scoprire. Non è facile scegliere a cosa dare priorità avendo solo 48 ore di tempo, ma per fortuna sono qui per guidarti in questa enorme metropoli.
Veduta di Bangkok al tramontoVeduta di Bangkok al tramontoVeduta di Bangkok al tramontoVeduta di Bangkok al tramonto

Temperature altissime, aria appiccicosa e una miriade di taxi dai colori decisamente eccentrici. Queste le prime impressioni appena si mette piede fuori dall’aeroporto, appena arrivati a Bangkok. La prima volta ci si sente un po’ persi e confusi, non sapendo come muoversi né da dove partire. Ecco perché sono qui a fornirvi un po’ di consigli per sfruttare al massimo le vostre 48 ore in città.

Primo giorno

Mattino: Jim Thompson House e Wat Saket

Per il primo approccio con la città, vi consiglio di partire con due dei miei posti preferiti. Jim Thimpson House è per me un luogo speciale, forse anche perché è stato il primo posto in cui sono approdata a Bangkok durante la mia prima volta in Thailandia, ormai sei anni fa. Si tratta di una casa in legno circondata dal verde e legata alla particolare e misteriosa storia di Jim Thompson. Io la definisco un’oasi di pace all’interno del caos metropolitano.

Dopo questa visita vi invito a prendere un tuk tuk per provare subito una delle esperienze più tipiche e divertenti di Bangkok. Il tuk tuk è una sorta di taxi a 3 ruote all’aperto e, per le sue dimensioni, solitamente riesce a divincolarsi più facilmente nel traffico cittadino. Dalla Jim Thompson House fatevi portare al Wat Saket (Golden Mountain), un altro dei miei posti preferiti. Si tratta di un tempio situato in una posizione più alta rispetto al resto della città (credo che prima dell'esistenza dei grattacieli questo fosse l'unico posto per godere di una vista panoramica sulla città). Intimo e solitamente non troppo affollato, secondo me è il luogo perfetto per iniziare a immergersi nella spiritualità thailandese. Il prezzo per l'ingresso è di circa 20 bath (50 centesimi circa).

Il Wat SaketIl Wat SaketIl Wat SaketIl Wat Saket
Veduta di BangkokVeduta di BangkokVeduta di BangkokVeduta di Bangkok

Mezzogiorno: il primo approccio alla cucina thailandese

Se non siete mai stati nel sud est asiatico e vi approcciate per la prima volta ai sapori di questa zona, vi consiglio di iniziare con un pranzo più “soft”, provando il piatto nazionale: il pad thai. Si tratta di un piatto a base di noodles di riso saltati nel wok con l'aggiunta di gamberi, arachidi e saporiti condimenti.

Si narra che questo piatto in realtà sia stato pensato appositamente per il turista, per assecondare i suoi gusti – dato che in prima istanza la cucina thailandese può sembrare un tantino strong e decisamente piccante. Ad ogni modo, il pad thai è diventato un emblema del Paese e io lo trovo squisito. Provatelo, lo troverete in qualsiasi ristorante - e anche nelle bancarelle di street food. 

Pomeriggio: Grand Palace e tramonto speciale

Nel pomeriggio dirigetevi al Grand Palace, uno dei posti più sfavillanti e sorprendenti della città nonché un must imperdibile che io amo molto. Si tratta del Palazzo Reale e va visto perché lascia a bocca aperta per i suoi colori, oltre a custodire una miriade di templi, tra cui quello del Buddha di smeraldo. Per le donne: ricordatevi di indossare una t-shirt coprente o di portare con voi una sciarpa leggera per coprire le spalle. Sono molto rigorosi all’ingresso e non lasciano entrare chi è non vestito decorosamente. 

Grand Palace, vedutaGrand Palace, vedutaGrand Palace, vedutaGrand Palace, veduta
Grand Palace, StatuaGrand Palace, StatuaGrand Palace, StatuaGrand Palace, Statua

A questo punto sarete esausti e avrete voglia di rilassarvi per l’ora del tramonto, magari sorseggiando un drink. Per questa prima giornata vi consiglio di scegliere un'atmosfera più intima e tradizionale, optando per il River Vibe - il mio preferito, a Chinatown - o il Riverview

Sera: Chinatown 

Per la sera, dirigetevi tra le grandi insegne luminose e immergetevi nel brulicare di gente di Chinatown. Come potrete constatare, a Bangkok la comunità cinese è molto molto grande. E potrete constatare che questo quartiere pullula di ristorantini economici. Fermatevi qui per cena e, per la scelta, fatevi guidare dall’affluenza nei locali. Solitamente è la chiave di lettura perfetta per giudicare se un ristorante è di qualità o meno. 

Secondo giorno

Mattino: Wat Arun e Wat Pho

Il secondo giorno vi consiglio di svegliarvi presto al mattino per dirigervi subito al meraviglioso Wat Arun, i cui lavori di ristrutturazione sono terminati da pochissimo. Il Wat Arun, il tempio dell'alba, è un altro dei miei posti preferiti a Bangkok ed è raggiungibile a bordo di un'imbarcazione dalla sponda opposta del fiume. Si tratta di uno dei luoghi iconici della città, da ammirare e gustare con calma.

Non potete lasciare Bangkok senza vedere il maestoso Wat Pho. Ricordo ancora nitidamente l'emozione che ho provato al cospetto del gigantesco Buddha sdraiato custodito in questo tempio. Col passare degli anni ho visto tanti altri Buddha reclinati ma vi assicuro che mai nessuno mi ha regalato le stesse sensazioni. 

Mezzogiorno: a tutta cucina thailandese!

Dopo una prima immersione nella cucina thailandese, direi che potete concedervi altri piatti della tradizione come il Tom Yum – una delle mie zuppe preferite – o il Morning Glory. Il tutto accompagnato rigorosamente da riso. Se avete abbastanza tempo, cercate un ristorantino tipico, altrimenti osate con lo street food. Per me girare tra le bancarelle di street food thailandese e addentare una leccornia dopo l’altra, ecco, è un’esperienza unica.  Una raccomandazione: fate attenzione al piccante e, per smorzare la sensazione di “fuoco”, bevete birra. Tanta birra!

Wat ArunWat ArunWat ArunWat Arun
Tom Yum, tipica zuppa thailandeseTom Yum, tipica zuppa thailandeseTom Yum, tipica zuppa thailandeseTom Yum, tipica zuppa thailandese

Pomeriggio: shopping nei centri commerciali

A differenza del resto del Paese, Bangkok è estremamente moderna e via via diventa sempre più tecnologica e cosmopolita. E sempre più adatta agli shopping addicted, dato che conta un numero infinito di centri commerciali di ogni genere. Direi che a questo punto potete concedervi un giro tra i principali centri commerciali della città, anche solo per curiosare, comprare qualche souvenir o magari ripararvi dalla pioggia incessante (come è capitato alla sottoscritta). Vi elenco di seguito alcuni dei mall che preferisco:

  • Terminal 21. Il mio preferito. L'ingresso sembra un gate aeroportuale e ogni piano rappresenta una diversa località: Londra, Tokyo, San Francisco... 

  • Central World. Qui si trova di tutto: dall'abbigliamento ai ristoranti, fino all'oggettistica. 

  • Siam Center. Perfetto per chi ama il design, l'oggettistica e la tecnologia. 

Souvenir in un mercato in ThailandiaSouvenir in un mercato in ThailandiaSouvenir in un mercato in ThailandiaSouvenir in un mercato in Thailandia

Sera: Sirocco at Lebua 

Per l’ultima sera ho pensato a un posto speciale e un tantino più chic: Sirocco at Lebua. Un ristorante speciale, che offre una vista clamorosa e da brividi sulla città. Per intenderci, si tratta dell’edificio con la cupola più famosa di Bangkok.

Se preferite optare per una cena più economica, potete sempre godere di questa vista meravigliosa consumando un drink dopo cena allo sky bar del Lebua Hotel. 

Ricordatevi che per accedere al Sirocco -ma anche semplicemente allo sky bar- c’è un dress code: pantalone lungo e scarpe chiuse per gli uomini, mentre per le donne basta non indossare le flip flop o i sandali da mare.Per quanto sia costoso rispetto agli standard della città, posso assicurarvi che questo ristorante è il luogo perfetto per celebrare un’occasione speciale o semplicemente per costruire un ricordo indelebile dell’ultimo giorno a Bangkok.

48 ore a Bangkok non basteranno per farvi scoprire tutte le bellezze che la città ha da offrire, ma sono certa che saranno sufficienti per farvi conquistare da questa metropoli in bilico tra passato e futuro, tra tradizione e modernità. Io la adoro.