Guida gourmet: 7 specialità thailandesi da non perdere
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Il numero di ristoranti thailandesi in Italia è in crescita costante, a prova del fatto che questa tradizione culinaria dal fine senso estetico e dai sapori inediti ha un appeal fortissimo per i palati europei. Ci siamo quindi lanciati in questo mondo di leccornie per un’operazione ad alto rischio: riunire le 7 specialità thailandesi da non perdere! Infatti sono tante, troppe, le prelibatezze che non abbiamo potuto inserire in queste poche righe, come il Kuai tiao, il Tom Yam Kung, o il pollo agli anacardi, e ancora gli assortimenti di frutti tropicali (ananas, guava, mangostano, frutto del drago) o l’arcobaleno di curry (verde, giallo, rosso, panang o massaman). Ma passiamo subito all’azione, e vediamo quali sono queste specialità che ti faranno venire voglia di partire seduta stante.




Il Som tam: allerta bontà!
Il viaggio comincia nella regione dell’Isaan, nel nordest del paese, luogo d’origine di questa ricetta che riunisce un fine equilibrio di sapori e colori. Divenuto ormai un classico della cucina etnica a livello mondiale, il som tam è un vero mix di yin e yang: l’acidità della papaya verde è compensata da pomodoro e carota, e il gusto del lime si bilancia con un pizzico di zucchero di canna. Per finire, una spolverata di arachidi pestate aggiungerà un po’ di brio croccante al gusto delicato di questa insalata.




Il pollo satay, non il solito spiedino
Eravamo veramente indecisi tra questo classico dello street-food thailandese e gli inimitabili spiedini di maiale moo yang, ma alla fine è stato il pollo satay a finire in lista in virtù del suo raffinato contorno. Infatti lo spiedino di satay non è semplicemente un pezzo di carne infilato su un pezzo di legno. Per cominciare c’è la marinatura: latte di cocco, salsa di soia, coriandolo macinato, curry e un pizzico di galanga. Una volta che gli spiedini si sono imbruniti sul barbecue è il momento di aggiungere la cremosa salsa satay, a base di arachidi. I venditori di strada più raffinati serviranno il tutto con un contorno di insalata di cetrioli condita con aceto di riso, scalogno affettato e peperoncino nano. Un mix perfetto.
Lo Ho mok Pla, bello e buono
L’impiattamento è uno dei punti forti della cucina thailandese. In effetti vedersi servire una pietanza preparata in una foglia di banano o di pandano fa sempre un certo effetto per i nuovi arrivati. Il più illustre di questi piatti è senza dubbio lo ho mok pla: un filetto di pesce rinchiuso in una foglia di banano che viene cucinato a fuoco lento con curry rosso, cocco e basilico, il tutto accompagnato da pepe, germogli di bambù e foglie tritate di limone kaffir.




Ma come fare per chiudere le foglie di banano in modo che tutte queste prelibatezze se ne stiano al loro posto? E’ una vera e propria arte, da imparare in uno dei numerosi corsi di cucina a cui potrai partecipare durante il tuo viaggio in Thailandia.
Il Khao soi: made in Chiang Mai
Se passi per la regione di Chiang Mai (vivamente consigliata), parti alla ricerca di questa zuppa speciale, difficile da trovare se non al nord del paese e poco comune addirittura a Bangkok. A differenza di una zuppa al curry “classica”, il khao soi ha un ingrediente in più: i vermicelli di riso fritti che danno un tocco croccante al piatto. La combinazione è da leccarsi i baffi.




Il Tom kha gai: la regina delle zuppe thailandesi
Parliamo ancora di zuppe con questo grande classico capace di risvegliare le papille gustative dei buongustai più fini. Latte di cocco, galanga, citronella, foglie di kaffir, salsa nam pla, peperoncino rosso, coriandolo e tenere fettine di pollo: non ci sono dubbi, il tom kha gai riunisce tutti gli ingredienti principali della cucina thailandese, a cui i cuochi più generosi aggiungeranno una manciata di graditissimi funghi. Da degustare insieme a una ciotola di riso, così da immergerlo a cucchiaiate in questa zuppa paradisiaca.




Il Pad thai, fedele compagno di viaggio
Come il khao pad (il riso fritto), anche il pad thai è un punto fisso per chi non sa più cosa scegliere al ristorante. Il pad thai è un po’ la versione siamese del Jifoutou: fai cuocere in un wok un uovo, vermicelli di riso, aglio e qualche gambo di cipollotto, poi aggiungi i gamberetti.




Come capita spesso nella cucina thailandese, sono i contorni a fare la differenza: le arachidi pestate (ancora loro) e il lime posti con cura sul bordo del piatto contribuiscono a dare al pad thai un equilibrio perfetto di sapori. Con questo piatto puoi andare sempre sul sicuro.
Il Roti, crêpe thailandese
Chi ha detto che non ci sono dessert in Thailandia? Dopo un assaggio di mango sticky rice con latte di cocco bisognerà arrendersi all’evidenza. Oltre a questo delizioso dolce potrai trovare il roti un po’ovunque, presso i venditori ambulanti. In breve, il roti è un piccola crêpe fritta che potrai gustare con del latte concentrato oppure con qualche fetta di banana. Il tipo di delizia che potrebbe convincere chiunque a salire sul primo aereo diretto per la Thailandia…




Se questo breve viaggio gastronomico ha fatto venire l’appetito anche a te, non ti resta che provare queste leccornie dal vivo. Gli operatori locali di Evaneos sapranno consigliarti i posti migliori tra gli innumerevoli ristoranti di questo paese: crea insieme a loro un itinerario in Thailandia all’insegna del gusto.
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