Skógar è un piccolo borgo di 25 anime ma è soprattutto la sosta immancabile in Islanda per tutti quelli che vengono ad ammirare la magnifica cascata di Skógafoss. Eppure sarebbe peccato andarsene da questo posto senza aver dedicato un po' di tempo a visitare il suo museo del folklore.
Ho particolarmente apprezzato gli oggetti tradizionali, ordinati per categorie secondo i mestieri: la pesca, l'agricoltura e tutti gli oggetti quotidiani coperti dalla patina degli anni. Poi mi ha colpita soprattutto la bellezza delle antiche case in torba. Una visita da scegliere in caso di pioggia ma non soltano.
Infine, A Skogar ci sono alloggi di qualità, quindi questa può essere l'occasione per attardarsi un po' di più nei dintorni se viene voglia.
Skógar è un minuscolo villaggio vicino al mare. Qualche chilometro a nord, la cascata di Skógafoss è impressionante ed è visibile (e udibile!) da molto lontano. Si incontrano altre cascate durante il trekking di tre giorni verso Þórsmörk e Landmannaugar (sei giorni di cammino).
Nel villaggio poi visitare un museo del folklore pieno di oggetti tradizionali raccolti dal conservatore del museo. Puoi vedere anche la ricostruzione di una fattoria con il tetto in torba e altri edifici nell'ambito di un museo all'aria aperta. All'interno poi osservare diversi oggetti della vita quotidiana del secolo scorso. Alcune di quelle case sono state abitate fino agli anni 1970. L'oggetto più famoso del museo è una Bibbia stampata nel XVI secolo. Questo museo permette di inquadrare la vita dei pescatori e dei fattori nell'Islanda di un tempo.