Partire in viaggio in famiglia, o come allargare gli orizzonti dei vostri figli
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Ogni viaggio è un’esperienza appagante per tutta la famiglia, durante la quale piccoli e grandi saranno testimoni di stili di vita diversi, assaggeranno piatti esotici e impareranno anche qualche parola in una nuova lingua. Vedrete che i vostri figli cercheranno un contatto con i locali in maniera del tutto naturale, e spesso saranno proprio loro a dare vita agli incontri più autentici! Un’occasione per vivere momenti sinceri di convivialità e confronto.
Ancora indecisi? Ecco gli 8 motivi per portare i ragazzi in viaggio con voi, fargli scoprire nuovi usi e costumi ed allargare i loro orizzonti.
Mostrare ai propri figli che esistono stili di vita diversi al mondo
Risvegliare la loro curiosità
Fargli capire quanto è importante proteggere il pianeta
Arricchire la loro cultura
Insegnargli ad adattarsi alle circostanze
Fargli scoprire una nuova lingua
Aiutarli a capire la diseguaglianza nel mondo e creare un distacco dai beni materiali
Allargare i loro orizzonti e insegnargli a mettere in discussione il loro modo di vita
1. Mostrare ai propri figli che esistono stili di vita diversi al mondo
Conosciamo tutti quella sensazione: uscire dall’aeroporto dopo un lungo volo, guardare fuori dal finestrino del taxi e vedere un paesaggio inedito, ricco di odori e rumori nuovi. Uno choc culturale.
Dal momento in cui tocchiamo terra in un nuovo paese ci rendiamo conto che non esiste un solo modo di vivere. E lo capiscono anche i nostri figli. Solo viaggiando potranno comprendere che esistono mille e uno modi di vivere diversi al mondo.
A febbraio 2018 abbiamo attraversato il Perù in famiglia e siamo arrivati al lago Titicaca, il lago navigabile alla maggiore altitudine del mondo, dove abbiamo incontrato quei popoli andini che fabbricano isolotti galleggianti di canne. Le famiglie del posto vivono in capanne tradizionali poste su questi isolotti, a 3800 metri di altitudine. Abbiamo potuto osservarli mentre costruivano le loro isole e barche con i giunchi, poi abbiamo avuto un assaggio di pesce e della loro zuppa tipica. Per i nostri ragazzi è stata un’esperienza fuori dal comune: incontrare queste genti e visitare le loro isole è quanto di più diverso dalla nostra vita quotidiana avremmo potuto immaginare.
2. Risvegliare la loro curiosità
L’avrete senza dubbio notato, i più giovani sono curiosi per natura. Amano le storie e la fantasia, e sono aperti a nuovi incontri. L’infanzia è il periodo migliore per risvegliare questa curiosità e per scoprire la storia e le tradizioni di un paese e dei suoi abitanti. E allora perché non fare dei sogni una realtà?
Due anni fa siamo partiti in Thailandia in famiglia per visitare i famosi templi pieni di scimmie. Che emozione per i nostri ragazzi, i loro occhi erano pieni di meraviglia davanti alle grandiose statue di questi luoghi sacri. Dopo la visita ci hanno fatto domande a non finire!
3. Fargli capire quanto è importante proteggere il pianeta
Duranti i vostri viaggi, i piccoli globetrotter verranno a contatto con la bellezza della natura, e saranno portati a scoprire luoghi grandiosi come i grandi deserti di sale in Bolivia, le 275 cascate d’Iguaçu o i deserti rossi della Namibia. Senza dimenticare le limpide acque thailandesi coi loro pesci multicolori, o ancora l’impressionante fauna marina delle Galapagos!
Queste esplorazioni saranno un ottimo punto di inizio per insegnare loro a prendersi cura del nostro pianeta. E sarà anche il momento ideale per introdurre concetti come la protezione dell’ambiente, la raccolta dei propri rifiuti e il risparmio d’acqua.
Alcuni operatori locali di Evaneos propongono anche dei programmi di sensibilizzazione alla protezione ambientale, pensati per tutta la famiglia. Non dimenticate di parlarne con il vostro operatore locale mentre preparate il prossimo viaggio.
4. Arricchire la loro cultura
Viaggiare è uno dei modi migliori per sviluppare la cultura generale dei vostri ragazzi. La scoperta di un paese e tradizioni nuove è un’occasione per i più giovani di imparare la sua storia. Se li coinvolgerete nella preparazione del viaggio potranno confrontarsi con la geografia e rendersi conto della distanza da percorrere in aereo, e potrete cominciare a spiegare loro gli usi e costumi locali. Il tutto senza che abbiano l’impressione di essere a scuola!
Il cervello dei bambini è come una spugna che assorbe tutte le informazioni più interessanti. Se hanno la possibilità di fare delle scoperte da soli possono immagazzinare quantità impressionanti di informazioni.
Un consiglio: fatevi accompagnare da una guida (o altri) che possa spiegare le specificità culturali del paese in modo divertente ed educativo. Fate riferimento agli operatori locali di Evaneos specialisti di viaggi in famiglia: sapranno selezionare le guide migliori per accompagnare al meglio grandi e piccini!
5. Insegnargli ad adattarsi alle circostanze
Il viaggio insegna ai più giovani ad adattarsi a nuove situazioni. Di giorno in giorno saranno portati a far fronte a un tipo di società diversa, a una gastronomia differente, a una nuova lingua e ad alloggi diversi dal solito (si potrà persino dormire a casa dei locali). Faranno una scoperta nuova al giorno, e impareranno ad essere sempre più aperti e autonomi.
Dipende molto dal carattere di ognuno, ma in generale i bambini si adattano velocemente ai cambiamenti, spesso meglio degli adulti. Viaggiando con solo qualche vestito e qualche giocattolo, impareranno in fretta a vivere con meno oggetti, diventeranno più flessibili e si sentiranno più liberi.
6. Fargli scoprire una nuova lingua
Fare un viaggio è un’ottima occasione per imparare qualche parola in una nuova lingua. Giocando con i bambini del posto, i vostri piccoli avventurieri impareranno in fretta qualche parola di base.
In breve tempo potranno chiedere da mangiare o da bere al ristorante, o chiedere un prezzo al mercato. I locali apprezzano moltissimo quando i ragazzi gli parlano nella loro lingua, e gli risponderanno in modo incoraggiante.
Quando si impara una lingua da bambini è poi molto più facile impararne altre una volta cresciuti. Anche se dopo il viaggio avranno dimenticato le parole nuove, il solo entrare in contatto con una lingua straniera è benefico per lo sviluppo della fiducia in se stessi.
7. Aiutarli a capire la diseguaglianza nel mondo e creare un distacco dai beni materiali
Viaggiare vuol dire anche accorgersi delle disparità che ci circondano. Nel visitare paesi più svantaggiati, i bambini scopriranno che la vita può essere più difficile di quanto sembra, e che nonostante tutto i loro coetanei autoctoni sono felici e si accontentano di poco. Una lezione importante per tutte le età.
Quando siamo partiti in Bolivia, i nostri bambini sono stati testimoni del lavoro infantile (in Bolivia si può lavorare a partire dai 10 anni). Questa scoperta li ha commossi profondamente e gli ha fatto capire che le opportunità possono cambiare molto da paese a paese.
8. Allargare i loro orizzonti e insegnargli a mettere in discussione il proprio modo di vita
Al vostro ritorno, i giovani esploratori saranno diventati più maturi e consapevoli di se stessi e degli altri. Svilupperanno una mentalità più aperta, indispensabile per capire al meglio come funziona il nostro pianeta.
Tornati a casa, i vostri ragazzi si renderanno conto di quante comodità si possono dare per scontate, come un forno, l’acqua potabile o l’elettricità: tutte cose di grande valore all’altro capo del mondo.
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Volete partire alla scoperta di destinazioni vicine e lontane insieme ai vostri figli? Allora fate i bagagli, l’avventura aspetta tutta la famiglia! Sarà un’occasione per visitare luoghi diversi, scoprire culture nuove e vivere esperienze uniche in famiglia.