La prima volta che sono stata in cima alla penisola di Dyrholaey, è stato qualche anno fa e a quel tempo la strada non era asfaltata ed era abbastanza in cattivo stato.
Ma questo fa ormai parte del passato perché oggi è molto facile andare a Dyrholaey grazie a una bella strada asfaltata che sale fino in cima alla falesia. Da lì si può camminare fino a un faro piccolo e basso e ammirare la vista che domina a strapiombo tutta la costa sud a perdita d'occhio.
Unico problema: il posto è spesso esposto a forti venti che impediscono, per ragioni di sicurezza, di avvicinarsi troppo alle falesie.
Un altro sentiero scende fino a una spiaggia di ciottoli, ma anche lì devi essere prudente perché le onde sono enormi e a volte arrivano a lambire la parete della falesia.
Malgrado tutto resta una visita molto gradevole con il bel tempo e l'arco in mezzo al mare è di una grande bellezza. Sembra che in estate sia possibile fare escursioni in battello fino a là, ma io non ho mai provato.
Dyrhólaey è l'arco di pietra nera che si scorge dalla spiaggia di Vik. È un'antica isola vulcanica, oggi riserva naturale per gli uccelli. Nei mesi di Maggio e Giugno una folla di pulcinella di mare viene a nidificare sulle falesie. Il sito è chiuso dal 1 Maggio al 25 Giugno per non disturbare gli uccelli durante la nidificazione. Gli uccelli partono all'inizio di agosto ma nel frattempo puoi facilmente osservarli, con o senza binocolo, tra gli anfratti delle rocce.
Il posto è sopraelevato, quindi con il bel tempo ci sono bellissimi panorami sulle spiagge di sabbia nera, i ghiacciai verso l'interno, le guglie di lava e le diverse formazioni rocciose delle zone circostanti.
Sul promontorio si trova un faro costruito nel 1927, perché ci sono pochi porti o segnalazioni nella zona.