Deserto di Gobi e Steppa centrale

Deserto di Gobi e Steppa centrale

Scopri la destinazione
  • Esplora la vastità della Mongolia.
  • Scopri Ulaanbaatar e le sue yurte.
  • Attraversa il Gobi e i suoi paesaggi.
  • Ammira la roccia bianca Tsagaan Suvarga.
  • Vivi tra nomadi e natura incontaminata.
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Deserto di Gobi e Steppa centrale

Durata

13 giorni

A partire da
1890 €/p

Prezzo calcolato sulla base di 2 persone

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Arrivo e visita di Ulaanbaatar

Giorno 1
Arrivo e visita di Ulaanbaatar


Tappe:
Ulaanbaatar Hot
Benvenuti in Mongolia! Ulaanbaatar è costruita sulle rive del fiume Tuul, precedentemente chiamata Urga, in onore del figlio di un nobile mongolo. Il nome Ulaanbaatar è stato dato alla capitale durante la proclamazione della Repubblica Popolare della Mongolia e significa "eroe rosso". Le strade della capitale sono molto meno ricche di eventi in inverno che in estate, ma troverete questa città vivace anche la sera, piena di attività e vita. La città è divisa in quartieri che presentano grandi differenze, e potrete osservare delle yurte in pieno centro. La crescita di Ulaanbaatar è sorprendente e, in quanto capitale, offre tutti i comfort della vita moderna. - Pernottamento in hotel.
Partenza per il Sud e Ingresso nel Gobi

Giorno 2
Partenza per il Sud e Ingresso nel Gobi


Tappe:
Middle Govĭ
Attraverserete la provincia di Töv per raggiungere Dundgovi. Qui siamo alle porte del Gobi, come ci suggerisce il nome stesso della regione. Arrivo a Baga Gazariin Chuluu. In questa zona ci sono diverse attrazioni: templi, dipinti, rocce e sorgenti minerali. - Notte in un campo gher o tra nomadi. - Trasferimento 240 km.
Tsagaan Suvarga

Giorno 3
Tsagaan Suvarga


Tappe:
Ölziit District
Partenza verso la roccia bianca Tsagaan Suvarga /si considera come una STUPA BIANCA/. A 85 km a sud del villaggio di Ölziit si trovano falesie di un'altezza di circa 60 m, costituite da marne, vestigia degli antichi fondi marini che si estendono su 400 metri di lunghezza. Sono costituite da diversi minerali che, una volta esposti all'ossigeno, conferiscono a queste formazioni dei colori vivaci: alcune rocce sono rosa, altre rosse, altre ancora arancioni.
Canyon di Yol. Visita del luogo.

Giorno 4
Canyon di Yol. Visita del luogo.


Celebre per il suo cordone di ghiaccio che persiste anche in estate, questo canyon è stretto e profondo. Il massiccio si estende per più di 6 km: all’inizio è abbastanza ampio per poi restringersi al punto da rendere complicato il passaggio di 2 persone che s’incrociano nella parte più stretta. Nel mezzo, il canyon raggiunge 300 metri di profondità. Numerosi piccoli canali e ruscelli scorrono sui bordi, dando vita così alla spessa coltre di ghiaccio in inverno. La parte più stretta del canyon non vede mai il sole, motivo per cui questo ghiaccio scompare solo in tarda estate, donando a questa catena montuosa un fascino particolare. - Trasferimento 250 km - Pernottamento presso una famiglia nomade.
Dune di Khongor. Visita e Passeggiata a Cammello

Giorno 5
Dune di Khongor. Visita e Passeggiata a Cammello


Le dune di Khongor, “Khongoriin Els”, costituiscono il rilievo sabbioso più importante del Parco Nazionale del Gobi Gurvan Saikhan. Con una superficie di più di 900 km², è la più vasta zona sabbiosa della Mongolia. Le dune si elevano bruscamente dalle pianure e danno vita a uno dei paesaggi più spettacolari del paese. Il vento soffia in permanenza da nord verso ovest sulle dune che possono quindi raggiungere un’altitudine di 200 metri nella parte più elevata. Le popolazioni locali chiamano queste dune imponenti le “dune che cantano”, per il rumore che fa il vento mentre le spazza. Si estendono su più di 180 km in lunghezza e su 3/15 km in larghezza. Oltre le dune, la steppa si estende a perdita d’occhio. Le dune di Khongor hanno un fascino particolare per l’impressionante combinazione di colori le dune di sabbia si tingono infatti di un giallo pallido. Le dune sono bordate da una banda di vegetazione verde e lussureggiante, delimitata da un fiumiciattolo: il Khongoriin Gol. Alimentato da sorgenti sotterranee, questo fiumiciattolo scorre lungo le dune per qualche chilometro, formando così un’oasi nel bel mezzo di un paesaggio arido. Questa regione è anche ricca di fossili e di resti di dinosauri, ma anche di minerali. Pernottamento in gher standard presso il campo gher. Percorso totale: 210 km di pista
Visita alle fiammeggianti scogliere di Bayanzag

Giorno 6
Visita alle fiammeggianti scogliere di Bayanzag


Luogo di celebri falesie raggianti, o falesie d'ocra, un piccolo scorcio d'Arizona in questa zona desertica. A fine giornata, gli ultimi raggi di sole illuminano la falesia di arancione... uno spettacolo imperdibile! Questo luogo è anche un celebre “cimitero” di dinosauri. È qui che sono state scoperte le prime uova di dinosauro. Il nome Bayanzag significa ricco in “saxaul”. Il saxaul è anche un piccolo arbusto endemico del Gobi che cresce lentamente, con delle foglie che sembrano piuttosto delle spine di pino e radici molto profonde. Potrete piacevolmente avventurarvi in questa foresta di “saxaul”. - Notte in un campo gher. - Trasferimento 140 km.
Monastero di Ongi

Giorno 7
Monastero di Ongi


Il Monastero di Ongi è situato ai piedi della montagna Saikhan Ovoo, nei pressi del villaggio Saikhan Ovoo nella regione Dundgobi. Questo monastero era tra i più grandi e maggiormente rispettati della Mongolia, prima di essere distrutto nel 1939 dalle autorità comuniste. Fondato nel 1660, si compone di due siti, uno a nord e l'altro a sud del fiume Ongi. Khutagt, a sud, è il più antico. Vi si trovavano diversi edifici amministrativi e undici templi. Barlim, a nord, venne eretto durante il XVIII secolo ed è costituito da 17 templi, di cui uno era il più grande della Mongolia. Il monastero accoglieva altresì quattro università buddiste. Al suo apogeo, il monastero poteva accogliere fino a 1000 monaci. - Notte in un campo gher. - Trasferimento 180 km.
Valle Orkhon e Visita della Cascata.

Giorno 8
Valle Orkhon e Visita della Cascata.


Visita alla mitica cascata, un emblema d'Ovorkhangay alle porte di Arkhangay. - Pernottamento presso la famiglia nomade, a qualche chilometro dalla cascata. - Trasferimento 300 km
Il Monastero Tuvkhun

Giorno 9
Il Monastero Tuvkhun


Il monastero di Tovkhon, in mongolo Tuvkhun Khiid (monastero della meditazione), venne edificato nel 1654 da Zanabazar, uno dei maggiori rappresentanti del buddismo in Mongolia, che fu anche artista e grande scultore. È situato a 2.300 metri d'altitudine su una collina rocciosa circondata da foreste. - Pernottamento presso la famiglia nomade. - Trasferimento 40 km
Antica capitale Kharkhorin e visita del primo monastero buddista Erdenezuu

Giorno 10
Antica capitale Kharkhorin e visita del primo monastero buddista Erdenezuu


Sempre in pieno Nord, in direzione del monastero Tövkhön Khiid, raggiungibile con una passeggiata a piedi. Proseguirete lungo il percorso per raggiungere Karakorum, antica capitale della Mongolia. Karakorum è nota per lo splendore della città imperiale da circa 140 anni, ma è stata la capitale dell'impero solamente per 32 anni. Nel 1235, Ögedei, figlio di Gengis Khan, costruì una linea di difesa di più di 2 km intorno alla città, che in questo periodo divenne un grande centro economico e politico. Tuttavia, fedeli alle loro abitudini nomadi, i membri della corte reale non vivevano nel palazzo che ora serve come luogo di ricevimenti, bensì nei dintorni della capitale all’interno delle loro yurte. Di questa ricca città imperiale restano solo poche tracce; i mattoni sono stati utilizzati per costruire il tempio di Erdenezuu, nel luogo esatto della città antica. A pochi chilometri sorge Karakorum. I resti di questa grande città sono visibili dappertutto lungo le colline. Attualmente, Karakorum è il centro amministrativo della regione, nonché un importante centro agricolo con un canale di irrigazione che viene da Orkhon. - Pernottamento in un campo yurte. - Trasferimento 140 km
Cavalli selvatici-Takhi del Parco Nazionale Khustai

Giorno 11
Cavalli selvatici-Takhi del Parco Nazionale Khustai


Situata a 90 chilometri a ovest di Ulan-Bator, questa riserva naturale di 506 chilometri è stata creata nel 1992. Dal 1990, il governo l'ha presa sotto la propria protezione con l'intento di reintrodurre i takhi, cavalli selvatici dell'Asia - più conosciuti in Occidente con il nome di "cavalli di Przewalski" e estinti in Mongolia negli anni '60-. Questo parco nazionale vanta un'estesa foresta di betulle ed è stato iscritto come la 425 esima riserva naturale della biosfera del mondo nel 2002.
Ritorno a Ulaanbaatar

Giorno 12
Ritorno a Ulaanbaatar


Al mattino presto tornerete nella capitale, Ulaanbaatar. Percorso totale: 110 km. Sistemazione in albergo. Spettacolo in serata.
Fine del programma

Giorno 13
Fine del programma


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