Dal sud al nord

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  • Immergiti nella vita locale mongola.
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Dal sud al nord

Durata

16 giorni

A partire da
3890 €/p

Prezzo calcolato sulla base di 2 persone

voli internazionali esclusi

Idea di viaggio da personalizzare
Arrivo e visita di Ulaanbaatar

Giorno 1
Arrivo e visita di Ulaanbaatar


Benvenuti in Mongolia! Ulaanbaatar è costruita sulle rive del fiume Tuul, precedentemente chiamata Urga, in onore del figlio di un nobile mongolo. Il nome Ulaanbaatar è stato dato alla capitale durante la proclamazione della Repubblica Popolare della Mongolia e significa "Eroe Rosso". Le strade della capitale sono molto meno ricche di eventi in inverno che in estate, ma troverete questa città vivace anche la sera, piena di attività e vita. La città è divisa in quartieri che presentano grandi differenze; si possono anche osservare delle yurte in pieno centro. La crescita di Ulaanbaatar è sorprendente e, in quanto capitale, ci sono tutti i comfort della vita moderna. - Pernottamento in hotel.
Partenza per il Sud e Ingresso nel Gobi

Giorno 2
Partenza per il Sud e Ingresso nel Gobi


Attraverseremo la provincia di Töv per raggiungere Dundgovi. Qui siamo alle porte del Gobi, come ci suggerisce il nome stesso della regione. Arrivo a Baga Gazariin Chuluu. In questa zona ci sono diverse attrazioni: templi, dipinti, rocce e sorgenti minerali. - Notte in un campo gher o tra nomadi. - Trasferimento di 240 km.
Tsagaan Suvarga

Giorno 3
Tsagaan Suvarga


Partenza verso la roccia bianca Tsagaan Suvarga (si considera come una STUPA BIANCA). A 85 km a sud del villaggio di \
Canyon di Yol. Visita del luogo.

Giorno 4
Canyon di Yol. Visita del luogo.


Celebre per il suo cordone di ghiaccio che persiste anche in estate, questo canyon è stretto e profondo. Questo massiccio si estende per più di 6 km: all’inizio è abbastanza ampio per poi restringersi fino al punto di rendere complicato il passaggio di 2 persone che s’incrociano nella parte più stretta. Nel mezzo, il canyon raggiunge 300 metri di profondità. Numerosi piccoli canali e ruscelli scorrono sui bordi, provocando così la spessa coltre di formazione di ghiaccio in inverno. La parte più stretta del canyon non vede mai il sole, motivo per il quale questo ghiaccio non scompare che in tarda estate, donando a questa catena montuosa un fascino particolare. - Pernottamento presso una famiglia nomade.
Dune di Khongor. Visita e Passeggiata a Cammello

Giorno 5
Dune di Khongor. Visita e Passeggiata a Cammello


Le dune di Khongor, “Khongoriin Els”, costituiscono il rilievo sabbioso più importante del Parco Nazionale del Gobi Gurvan Saikhan. Con una superficie di più di 900 km², è la più vasta zona sabbiosa della Mongolia. Le dune si elevano bruscamente dalle pianure e costituiscono uno dei paesaggi più spettacolari del Paese. Il vento soffia in permanenza da nord verso ovest sulle dune, che possono quindi raggiungere un’altitudine di 200 metri nella parte più elevata. Le popolazioni locali chiamano queste dune imponenti le “dune che cantano”, per il rumore che fa il vento mentre spinge le dune. Esse si estendono su più di 180 km in lunghezza e su 3/15 km in larghezza. Al di là delle dune, la steppa si estende a perdita d’occhio. Le dune di Khongor hanno un fascino particolare per l’impressionante combinazione di colori; le dune di sabbia si tingono infatti di un giallo pallido. Le dune sono bordate da una banda di vegetazione verde e lussureggiante, delimitata da un fiumiciattolo: il Khongoriin Gol. Alimentato da sorgenti sotterranee, questo fiumiciattolo scorre lungo le dune per qualche chilometro, formando così un’oasi nel bel mezzo di un paesaggio arido. Questa regione è anche ricca di fossili e di resti di dinosauri, ma anche di minerali. Pernottamento in gher standard presso il campo gher. Percorso totale: 210 km pista
Visita le fiammeggianti scogliere di Bayanzag ed il Monastero di Ongi

Giorno 6
Visita le fiammeggianti scogliere di Bayanzag ed il Monastero di Ongi


Tappe:
Bayanzag
Luogo di celebri falesie raggiante, o falesie d'ocra, un piccolo scorcio d'Arizona in questa zona desertica. A fine giornata, gli ultimi raggi di sole illuminano la falesia arancione... uno spettacolo imperdibile! Questo luogo è anche un celebre “cimitero” di dinosauri. È qui che sono state scoperte le prime uova di dinosauro. Il nome Bayanzag significa ricco in “saxaul”. Il saxaul è un piccolo arbusto endemico del Gobi che cresce lentamente, con delle foglie che sembrano piuttosto delle spine di pino e delle radici molto profonde. Potrete piacevolmente avventurarvi in questa foresta di “saxaul”. Dopo la visita alle fiammeggianti scogliere di Bayanzag, si parte per il Monastero di Ongi. Il Monastero di Ongi è situato ai piedi della montagna Saikhan Ovoo, nei pressi del villaggio Saikhan Ovoo nella regione Dundgobi. Questo monastero era tra i più grandi e maggiormente rispettati della Mongolia, prima di essere distrutto nel 1939 dalle autorità comuniste. Fondato nel 1660, si compone di due siti, uno a nord e l'altro a sud del fiume Ongi. Khutagt, a sud, è il più antico. Vi si trovavano diversi edifici amministrativi e undici templi. Barlim, a nord, venne eretto durante il XVIII secolo. Costituito da 17 templi, di cui uno era il più grande della Mongolia. Il monastero accoglieva altresì quattro università buddiste. Al suo apogeo, il monastero poteva accogliere sino a 1000 monaci. - Pernottamento presso una famiglia nomade.
Valle Orkhon e visita della cascata.

Giorno 7
Valle Orkhon e visita della cascata.


Tappe:
Arvayheer
Visita alla mitica cascata, un emblema d'Ovorkhangay alle porte di Arkhangay. - Pernottamento in un campo di yurte, a qualche chilometro dalla cascata.
Visita di Karakorum e del suo museo.

Giorno 8
Visita di Karakorum e del suo museo.


Tappe:
Karakorum
Sempre nel pieno Nord, in direzione del monastero Tövkhön Khiid, da raggiungere con una passeggiata a piedi. Proseguimento del percorso per raggiungere Karakorum, antica capitale della Mongolia. Karakorum è nota per lo splendore della città imperiale da circa 140 anni, ma è stata la capitale dell'impero solamente per 32 anni. Nel 1235, Ögedei, figlio di Gengis Khan, costruì una linea di difesa di più di 2 km intorno alla città, che in questo periodo divenne un grande centro economico e politico. Tuttavia, fedeli alle loro abitudini nomadi, i membri della corte reale non vivevano nel palazzo che ora serve come luogo di ricevimenti, bensì nei dintorni della capitale all’interno delle loro yurte. Di questa ricca città imperiale restano solo poche tracce; i mattoni sono stati utilizzati per costruire il tempio di Erdenezuu, nel luogo esatto della città antica. A pochi chilometri si trova Karakorum. I resti di questa grande città sono visibili dappertutto lungo le colline. Attualmente, Karakorum è il centro amministrativo della regione, così come un importante centro agricolo con un canale di irrigazione che viene da Orkhon. - Pernottamento in un campo yurte.
Vulcano Khorgo Uul. Visita e Trekking.

Giorno 9
Vulcano Khorgo Uul. Visita e Trekking.


Tappe:
Cecerleg,Tariat Sum
Una bella tappa in direzione nord-ovest per raggiungere il vulcano Khorgo Uul e il lago Terkhiin Tsagaan Nuur, nel cuore del più piccolo parco nazionale che porta lo stesso nome, vicino a Khuvsgul aimag. Avrete il tempo di fare un po' di trekking in questo luogo selvaggio. Il Khorgiin Togoo culmina a 2200 m nel cuore di una zona vulcanica a 160 km da Tsetserleg ed è il più elevato dei vulcani del luogo. Dalla sua cima, si ha una vista panoramica su tutta la regione, in particolare sul lago di Terkhiin Tsagaan. Questo lago si è formato da una colata di lava che ha sbarrato il corso del fiume Suman: lungo 20 km, è un sito privilegiato per numerose colonie di uccelli. - Pernottamento in un campo di ger. - Trasferimento 100 km.
Il Villaggio Shine Ider

Giorno 10
Il Villaggio Shine Ider


Sempre in direzione nord per raggiungere il villaggio Shine Ider, dove potrete rilassarvi in un alloggio locale. Pernottamento nell'alloggio locale. Percorso totale: 210 km di pista. Shine Ider, piccolo villaggio tipico, è tappa obbligata in quanto situato a metà strada tra Terkhiin e Moron. Trascorrerete la serata in un campo di yurte locali, nei pressi del laghetto di Zuun Nuur. Il villaggio di Shine Ider è stato fondato nel 1923 con il nome di Chandama-Olziit Dalian Khoshuu Sum e fa parte della provincia di Tsetserleg Mandal Uulnaimag. Nel 1931, il villaggio diviene Chandmana, nella nuova provincia dell'Arkhangay. Nel 1942, a seguito di riorganizzazioni amministrative, il villaggio cambia provincia per diventare parte di Khuvsgul. Il nome attuale gli sarà attribuito solo nel 1956. Shine Ider Sum si trova a 2.093 metri d'altitudine.
Visita di Khatgal

Giorno 11
Visita di Khatgal


Tappe:
Khatgal
Dopo una sosta a Khatgal, andremo in riva al lago per raggiungere il campo, a 20 km di distanza dal villaggio. Il lago è densamente boscoso, come gran parte della regione, dove non è raro imbattersi in cervi e renne. Khatgal è un piccolo villaggio sul bordo del lago Khuvsgul. Vecchia colonia russa, una volta prospera per il commercio tra la Mongolia e la Russia. Persistono ai bordi del villaggio i vestigi di questo passato. Il lago Khuvsgul è chiamato "la perla blu della Mongolia" per la sua grande bellezza e il colore della sua acqua pura. La zona è una Riserva Naturale Nazionale, dove si possono osservare una fauna e una flora molto ricca e spesso endemica. Una grande varietà di uccelli vive là o vi migra solo in primavera. - Pernottamento al campo.
Giornata al Lago Khuvsgul

Giorno 12
Giornata al Lago Khuvsgul


Giornata di relax al campo, uno dei più antichi del lago, ma confortevole e ben posizionato. Avrete probabilmente la fortuna, in questo inizio di stagione, di essere tra i pochi ospiti del campo. Possibilità di fare una passeggiata a cavallo o a piedi sulla riva del lago e lungo le piccole valli discendenti della montagna. Il lago è circondato dal massiccio montagnoso di Saian Saridag Khodiral, dove si trovano una dozzina di vulcani spenti. Grazie alla presenza del lago, Khuvsgul è uno dei pochi luoghi in cui la gente mangia pesce. Il Lago Khuvsgul è uno dei più grandi in Asia e contiene una delle più importanti riserve d'acqua pura del continente. Con 135 km di lunghezza, 35 di larghezza e una profondità media di 100 metri, che può arrivare anche fino a 260. Le acque del lago Khuvsgul si dividono nel fiume Egiin Gol, poi nella Selenge, per finire nel lago Baikal in Russia. - Pernottamento al campo.
Uran Togoo

Giorno 13
Uran Togoo


Mattina presto si parte verso il vulcano di Uran Togoo. Questo vulcano è situato nei pressi della strada che collega la città di Bulgan a Moron. Il parco di Uran Togoo si trova a 70 chilometri a nord-ovest della città di Bulgan, dopo aver attraversato il villaggio di Kutag-Undur. La riserva occupa un territorio di 8 km² ad un'altitudine di 1.686 metri al di sopra del livello del mare. Il sito è stato messo sotto protezione a partire dal 1965 e gode ora dello statuto di riserva naturale di Uran-Togoo & Tulga Uul. Un sentiero in pessime condizioni permette di raggiungere la cima del vulcano principale. Il parco di Uran-Togoo & Tulga Uul è costituito da vari vulcani spenti: l'Uran Togoo, il Tulga Togoo e il Jalavch Uul. Il parco è il luogo ideale per fare una sosta tra Khuvsgul e Ulaanbaatar. Percorso totale: 400 km Tempo di percorrenza: 7,8 ore di asfalto e di pista. Pernottamento presso il campo di gher standard.
Visita del Monastero Amarbayasgalant

Giorno 14
Visita del Monastero Amarbayasgalant


Partenza presto verso il monastero Amarbayasgalant. Amarbayasgalant è un monastero magnifico caratterizzato da un’attività continua. Il suo nome significa letteralmente «Tranquilla felicità». Amarbayasgalant è uno dei tre maggiori centri monastici buddisti della Mongolia. Eretto intorno al 1730, si trova nei pressi del fiume Selenge, ai piedi del massiccio montuoso Büren Khaan. Alla stessa epoca sono stati eretti nel paese una quarantina di monasteri. Il monastero fu costruito durante il regno dell’imperatore manciù Kang Xi – capo spirituale del buddismo in Mongolia, chiamato Enkh-Amgalan Khan dai Mongoli, per divenirne l’ultima dimora a Zanabazar. Amarbayasgalant è uno dei monasteri più importanti della Mongolia. La costruzione architettonica del monastero è di grande bellezza, lo stile principale è cinese, con una nota ben evidente d’architettura tibetana. La divinità principale protettrice del monastero è Dorjuugd; ciò sarebbe all’origine di uno screzio con il Dalai Lama, secondo il quale il culto di questa divinità sarebbe negativo e contrario al rispetto di un Gelugpa puro, con conseguenze nefaste anche per le altre tradizioni. Percorso totale: 260 km. Tempo di percorrenza: 6,7 ore di asfalto e di pista. Pernottamento presso il campo di gher standard.
Ritorno a Ulaanbaatar

Giorno 15
Ritorno a Ulaanbaatar


Mattina presto, si parte verso la capitale Ulaanbaatar. Percorso totale: 400 km (40 km di pista, 360 km di asfalto). Sistemazione in albergo. Spettacolo in serata.
Fine del programma

Giorno 16
Fine del programma


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