10 consigli per viaggiare sereni con bambini piccoli
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Un viaggio in famiglia richiede più flessibilità e più organizzazione di un viaggio da soli. Ma è anche un’occasione irripetibile per creare un legame forte e per vivere esperienze che resteranno con voi per anni a venire.
Se seguite questi 10 semplici consigli potrete partire sereni, ed essere sicuri che tutto andrà per il meglio una volta a destinazione. Poi non resterà altro da fare che godervi il vostro viaggio in famiglia.
A destinazione meglio preferire tragitti brevi oppure di notte
Adattatevi ai ritmi dei bambini
Coinvolgeteli nella scelta delle attività
Preparate uno zainetto con il necessario per la giornata
Prendete un porta-bebè ergonomico e leggero
Risvegliate il loro interesse sull’ambiente circostante
Aiutateli a creare un diario di viaggio
Portatevi sempre dietro un gioco per intrattenerli
L’ultima spiaggia: il tablet
Rimanete sereni e godetevi il viaggio




1. A destinazione meglio preferire tragitti brevi oppure di notte
Già per gli adulti i tragitti lunghi sono fastidiosi e stancanti, figuratevi per i bambini; per loro un trasferimento in bus, in barca o in treno può diventare una vera sfida.
Scegliete con cura l’orario a cui partire per evitare seccature. Se viaggiate con un bus o un treno notturno tutta la famiglia potrà riposarsi, e il mattino dopo sarete in forma per la giornata che vi aspetta.
Un’altra opzione è scegliere tragitti più corti con una pausa a metà strada. I bambini potranno sgranchirsi le gambe e passare del tempo in un posto adatto a loro (come la piscina dell'hotel o un parco giochi).








Quando siamo andati in Thailandia in famiglia nel 2017 abbiamo visitato la regione del Chiang Mai, nel Nord del paese. Da Bangkok abbiamo preso il treno notturno per Chiang Mai. Dopo cena i bambini si sono subito addormentati nelle cuccette; il mattino dopo abbiamo fatto colazione e poi siamo arrivati a destinazione. Il viaggio è passato in un baleno!
Un operatore locale selezionato da Evaneos saprà consigliarvi il ritmo migliore e gli orari più adatti per viaggiare insieme ai bambini.
2. Adattatevi ai loro ritmi
Proprio come a casa, anche durante un viaggio i bambini hanno bisogno di un loro ritmo. Se farete in modo di rispettare i loro bisogni primari, come i pasti e i riposini, saranno più riposati e quindi più sereni. Tuttavia quando entra in gioco il jet-lag la situazione diventa più delicata, e non solo per i più giovani.
Il mio consiglio: prevedete frutta, frutta secca e noci (se i bambini hanno l’età adatta) e lasciate che siano loro a regolarsi su come e quando consumare questi spuntini; in questo modo non sentiranno più la fame fino all’ora del pasto. Per i più piccini l’allattamento è una risorsa fondamentale: se allatterai il tuo bebè in abbondanza, sarà lui a regolarsi da solo.
Una buona strategia per combattere il jet-lag è lasciar dormire i bambini un po’ più del solito, ma non troppo, in modo che non siano troppo sfasati durante il resto del viaggio. Se durante la giornata sono stanchi lasciateli fare un riposino di mezz’ora o di un’ora, e la sera cercate di metterli a dormire all’orario solito.




Quando nostra figlia aveva sei mesi siamo partiti nelle Antille francesi insieme a lei e a suo fratello che al tempo aveva tre anni. Durante il tragitto l’ho allattata a volontà. Quando siamo arrivati in Martinica dopo un volo di otto ore, lei aveva dormito tutta la notte e si era svegliata verso le 7 di mattina, proprio come a casa, mentre suo fratello era già in piedi all’alba e ci chiedeva quando saremmo andati in spiaggia.
Diversamente da quanto si possa pensare, il jet-lag non è stato per nulla un problema per il nostro bebè; la piccola si è adattata velocemente al nuovo fuso orario.
3. Coinvolgeteli nella scelta delle attività
Al momento di decidere che posti visitare, può essere interessante coinvolgere i bambini nella scelta. In genere a loro piace molto aiutare in questo genere di cose, e in questo modo potrete anche farvi un’idea dei loro gusti; il risultato sarà un viaggio interessante e appagante per voi e per loro.
Al momento della visita in questione i bambini saranno sicuramente più entusiasti se hanno potuto contribuire alla scelta. Non c’è niente di più bello che vedere la gioia sul loro viso quando vedono dal vivo i monumenti, i templi o i parchi che avevano scelto prima della partenza.
Io adoro organizzare le varie visite in base agli interessi dei miei ragazzi; quando Martin era nella sua fase “indiani” lo abbiamo portato a visitare l’America dell’Ovest in camper. Per lui è stato un viaggio incredibile alla scoperta dei mitici parchi dell’Ovest, il tutto dall’alto dei suoi tre anni. Per tutto l’anno successivo ha cercato in biblioteca libri su libri sul Far West, sugli indiani e i cowboy.




4. Preparate uno zainetto con il necessario per la giornata
Pensate a portarvi dietro uno zaino piccolo e leggero con tutte le cose indispensabili:
Una borraccia d’acqua (se l’acqua della regione è potabile non prendete troppa acqua perché potrete riempirla strada facendo)
Un po’ di merenda e qualche spuntino (frutta, frutta secca, noci, biscotti)
Dei pannolini
Salviette e gel disinfettante
Un cambio di vestiti per bambino
Un maglioncino o una copertina per i bimbi (nei bus o nei ristoranti l’aria condizionata può essere abbastanza fredda)
Un peluche o un piccolo giocattolo
Non serve caricarsi troppo, all’estero si trovano supermercati (aperti anche la domenica) e venditori ambulanti un po’ ovunque. Se avrete bisogno di comprare qualcosa in più non avrete problemi.
Se siete in zona tropicale meglio evitare di mangiare i frutti dalla buccia molto fina, come uva o fragole: potreste contrarre qualche virus spiacevole. Controllate bene se l’acqua nella vostra destinazione è potabile. Di solito non c’è da preoccuparsi per i cubetti di ghiaccio in quanto sono spesso fatti con acqua potabile, ma è sempre meglio informarsi prima di ordinare da bere e, nel caso, richiedere la bevanda senza ghiaccio.








5. Prendete un porta-bebè ergonomico e leggero
Lasciate a casa il passeggino, per viaggiare è meglio un porta-bebè pratico ed ergonomico.
Il mio consiglio è di comprare il porta-bebè almeno qualche settimana prima di partire in modo da farci l’abitudine. Ci sono una miriade di marche e di modelli diversi tra cui scegliere; l’importante è prenderne uno che sia ergonomico, così sia il bebè che il genitore che lo porta saranno comodi. Controllate bene che il porta-bebè sia adatto all’età del bimbo e alla vostra destinazione di viaggio (meglio prenderlo in materiale traspirante se andate ai tropici). La maggior parte dei porta-bebè ergonomici possono essere utilizzati a partire dai primissimi mesi di vita (con un seggiolino speciale per neonati) e fino ai quattro anni di età.
Quando siamo partiti nell’Ovest degli Stati Uniti con i nostri due bambini piccoli, abbiamo preso due porta-bebè ergonomici e traspiranti per via della calura. Questi supporti sono stati una vera rivelazione per noi, e da allora non abbiamo più toccato un passeggino: chi ne ha più bisogno!
Ancora oggi usiamo il porta-bebè con il più piccolo di quattro anni.




6. Risvegliate il loro interesse sull’ambiente circostante
Non c’è niente di più bello che rendere partecipi i bambini al grande spettacolo che è la natura. Qualche idea per aiutarli a divertirsi fuori porta? Costruire una capanna, imparare a fabbricare un arco, fare una collana di fiori o un piccolo falò, queste attività saranno molto apprezzate da grandi e piccini!
I bambini adorano le storie, è risaputo. Allora perché non approfittarne per raccontare loro la storia del paese in cui state viaggiando? Portateli alla scoperta della cultura locale, andate all’incontro della gente del posto e fate scoprire ai vostri bimbi uno stile di vita diverso.




7. Aiutateli a creare un diario di viaggio
Per aiutare i bambini a ricordarsi del nostro stupendo viaggio nonostante la loro giovane età, abbiamo deciso di aiutarli a creare un diario di viaggio personale. Al suo interno ci hanno messo ricordini e oggetti come biglietti del bus, fiori, granelli di sabbia e conchiglie.
Date ai vostri bambini un po’ di tempo ogni giorno per completare il loro diario; potete anche suggerirgli di fare ogni giorno una foto di qualcosa di memorabile per loro: potrebbe essere qualsiasi cosa, un gelato, un monumento, un nuovo amico…
Questo libricino li terrà occupati e sarà anche un ottimo modo per vedere il viaggio attraverso i loro occhi.




8. Portatevi sempre dietro un gioco per intrattenerli
Semplificatevi la vita e portate sempre con voi un giocattolo per i bambini, tornerà utile nei momenti di attesa come quando aspettate al ristorante. Spesso in questi posti si trovano libri da colorare o simili, ma non è sempre il caso. Meglio quindi essere preparati nel caso di lunghe attese.
Ecco alcune idee per intrattenere i bambini (e che non occupano troppo spazio): burattini, giochi di carte, libri da colorare, adesivi, libri, dadi… Potete anche approfittare del paese in cui siete e dare loro dei giochini a forma di indiani se siete negli Stati Uniti, di elefanti se andate in Sri Lanka o di orso se partite in Canada.
Il nostro consiglio: non portatevi dietro tutti i giochi nello zainetto per la giornata, i bambini saranno più stimolati se i giocattoli cambiano di giorno in giorno..








9. L’ultima spiaggia: il tablet
Non è sempre facile occuparsi dei bambini e farli stare tranquilli, soprattutto quando sono stanchi.
Proprio come ultima opzione, perché non portarsi dietro un tablet con qualche film da guardare? Non ci piace usare troppo questo gadget, ma ogni tanto può tornare utile per temporeggiare quando è veramente necessario.
Non dimenticate però che il tablet tende a rendere nervosi i bambini… da utilizzare quindi con parsimonia.




10. State sereni e godetevi il viaggio
Il nostro motto è “genitori contenti, figli contenti”!
E’ risaputo che i bambini piccoli assorbono tutto come spugne, compresi lo stress e la fatica dei genitori. Quindi divertitevi il più possibile e godetevi il vostro viaggio in famiglia: vi aspetta un’avventura fatta di scoperte e incontri unici.
Rimanete sereni e anche i vostri bambini apprezzeranno il viaggio!
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